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Ratingcomuni.it

Qual è la condizione finanziaria di un Comune? Come si vive in determinata città? Che qualità della vita può offrire ai suoi abitanti? Dati chiave per comprendere lo stato di un territorio e il suo processo di crescita, evidenziandone lati positivi e negativi, luci ed ombre, che sono elaborati in informazioni pubbliche dalla nuova piattaforma open data ratingcomuni.it.

Vincitore del bando ‘Progetti open data delle pmi del Lazio‘, il progetto Rating Comuni Italiani (RCI) è stato cofinanziato dall’Unione europea e realizzato da EvaBeta, in collaborazione con Mitecube, sviluppato a partire dai dati di OpenBilanci.

RCI è una piattaforma web nata dall’esigenza di offrire al pubblico valutazioni di qualità, trasparenti ed indipendenti, relative al lavoro di un’Amministrazione Pubblica, con l’obiettivo di  rendere diffuso, libero e condiviso il compito di assegnare un ‘rating’ ai Comuni, sul modello delle più celebri agenzie internazionali (ma senza strumentalizzazioni).

Non si esaminano solo le performance finanziarie di un territorio nel suo insieme, ma anche la qualità della vita, il livello di benessere diffuso, la redistribuzione della ricchezza, la vivibilità delle città, il grado di apprezzamento dei cittadini in relazione ai servizi offerti e alla qualità dell’ambiente.

I dati di RCI sono resi comprensibili anche ai non esperti in materia, grazie a semplici strumenti di interpretazione, visualizzazione e confronto, che consentono di valutare in qualsiasi momento le performance dell’ente scelto. Le voci per conoscere il ‘Progetto’, comprendere il significato dei termini ‘Open data’ e ‘Rating’ e capire in che modo utilizzare il servizio (‘Metodologie’ e ‘Osservazioni’), sono disposte nella sezione superiore della home page.

Al centro si trova la grande mappa interattiva dell’Italia, da ingrandire e visitare selezionando le Città e i Comuni di interesse.

La trasparenza è sicuramente la parte portante del progetto, ma fondamentalmente si vuole lasciare il messaggio che i risultati raggiunti sono stati possibili grazie all’utilizzo di risorse pubbliche e alla misurazione in maniera condivisa delle qualità delle singole amministrazioni locali.

Il suo utilizzo, come detto, è semplice e diretto. Si sceglie un anno di riferimento tra quelli disponibili sulla barra temporale in home page (dal 2003 al 2012), si seleziona la città/paese d’Italia che si vuole controllare da un punto di vista finanziario e del benessere dei cittadini. Grazie alla mappa interattiva, su cui far scorrere il nostro mouse, si evidenziano le centinaia di enti pubblici locali, delle quali si può consultare la scheda corrispondente.

Qui si può valutare graficamente l’andamento temporale dei dati riferiti alla spesa pubblica, ai servizi erogati (sanità, istruzione, assistenza sociale, spazi verdi, traporti pubblici, ad esempio), al costo della vita, alla capacità di spesa complessiva dell’ente e dei cittadini, al numero di scuole presenti sul territorio, di presidi comunali, di ospedali, strutture di assistenza sociali, il reddito procapite e altro ancora.

Tutti indicatori che concorrono al calcolo del rating, con visualizzazione del trend negli anni e nei mesi. È possibile confrontare più Comuni tra loro (ad esempio Roma con Milano), visualizzare le due mappe (finanziaria e del benessere) a livello nazionale e locale, giocando con le carte interattive offerte dal sito.

Essendo una piattaforma open data, le informazioni disponibili sono accessibili a tutti per ulteriori elaborazioni per sviluppare applicazioni di ogni tipo. Il progetto non ha pagine ufficiali sui social network, ma consente la condivisione delle sue pagine su Facebook, Twitter, LinkedIn e Google+.

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