La pandemia di Coronavirus ha cambiato il nostro mondo sotto diversi punti di vista. Nuove urgenze determinano nuove esigenze, quindi ulteriori servizi e prodotti di avanzata concezione, dove l’innovazione tecnologica gioca un ruolo centrale.
Il nuovo Report di Deloitte dal titolo “TMT Predictions” traccia i trend più attesi in ambito technology, media e telecomunicazioni (TMT) a livello mondiale, cercando di valutare quali di questi è stato più direttamente di altri favorito dalla pandemia.
La telemedicina
Sicuramente il settore sanitario è stato fin dall’inizio sul fronte emergenziale a causa del virus e, secondo lo studio, la telemedicina si affermerà in maniera decisa nei prossimi anni.
I ricercatori hanno stimato che già entro la fine del 2021 sono attese più di 400 milioni di video visite dei medici a livello globale.
Il 5% di consumatori e medici di tutto il mondo saranno propensi all’utilizzo di tecnologie virtuali per effettuare visite e diagnosi, contro l’1% di fine 2019.
Oltre ad aver reso necessario l’abbattimento di alcune barriere normative, proprio i pazienti (soprattutto over 60) sono stati spinti dalla situazione di emergenza pandemica ad una maggiore comprensione e a un maggior utilizzo di app di videochiamata.
Innovazione cloud
Altro segmento particolarmente impattato dal Covid-19 è stato sicuramente il cloud. Telelavoro, didattica a distanza, piattaforme per la videocollaborazione, la pandemia ha imposto a tutti la distanza sociale necessaria a contenere i contagi e la tecnologia ha fornito soluzioni sempre più efficaci.
Tra il 2021 e il 2025, lo studio prevede che l’aumento dei ricavi del mercato cloud rimarrà superiore al 30%, in quanto le aziende adotteranno questa tecnologia per rispondere a una serie di obiettivi, come diventare più efficienti, più agili e più rapidi nell’introdurre innovazioni.
A seguito della spinta della pandemia, i fornitori di servizi cloud e altri player dell’ecosistema avranno l’opportunità di capitalizzare tale boom e gli utenti avranno a disposizione ulteriori mezzi per creare valore.
5G e la disinformazione in Italia
Sebbene siano ormai numerosi gli studi dedicati al rapporto tra radiazioni delle reti e dei telefoni 5G e la salute delle persone, con significative conferme di non pericolosità, ancora sono tanti coloro che invece si sentono minacciati da tale tecnologia.
In tale contesto, l’Italia (53% del campione nazionale) si colloca al penultimo posto dei paesi indagati per livello di conoscenza sul 5G.
Secondo lo studio, è necessario pertanto impostare un tempestivo e adeguato piano di comunicazione che informi i consumatori su tale tecnologia e che allo stesso tempo sia in grado di arginare disinformazione e paure associate al 5G.
Industria 4.0, edge e contenuti 8K
Ulteriori trend che si confermeranno nel 2021 sono legati all’industria 4.0 e la cosiddetta “Intelligent edge” (soluzioni tecnologiche per l’esame dei dati e lo sviluppo di soluzioni dedicate direttamente nel luogo in cui tali dati sono generati, riducendo latenza, costi e rischi di sicurezza).
Alla fine del prossimo anno il mercato globale di intelligent edge raggiungerà i 12 miliardi di dollari, con una crescita media annua di circa il +35%. Tale aumento è guidato principalmente dalle aziende di telecomunicazioni e dalle loro reti 5G, insieme ai fornitori di soluzioni cloud.
Altro tema sarà l’accelerazione delle RAN di nuova generazione, le reti di accesso radio aperte e virtuali. Queste offriranno agli operatori di rete mobile (MNO) il potenziale per ridurre i costi e ampliare la scelta dei fornitori quando adotteranno il 5G.
Istruzione e aziende daranno maggior importanza alla realtà virtuale nel 2021, con le vendite di visori di realtà aumentata, noti come XR, che cresceranno del +100% rispetto al 2019,
L’accelerazione in alcuni mercati è stata causata dalla pandemia Covid-19, che ne ha obbligato l’uso per garantire la formazione a distanza.
Entro il 2021 cresceranno anche le vendite di TV 8K, che potrebbero raggiungere i 5 miliardi di dollari di valore.