Futuro della Ue

Rapporto Letta, ‘Energia, Tlc e servizi finanziari: o ci si integra, o Indiani e Cinesi ci mettono all’angolo. Svegliamoci!’

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Enrico Letta, già presidente del Consiglio e presidente dell'Istituto Jacque Delohrs, indica la strada alla nuova Commissione Ue: 'L'Europa sta perdendo colpi, la dimensione nazionale va superata. Integrare subito Energia, Tlc e servizi finanziari'.

Aut aut per il futuro della Ue. O l’Unione Europea decide una buona volta di integrarsi e di muoversi all’unisono per raccogliere i 550 miliardi di euro necessari alla transizione verde, oppure il suo destina sarà fortemente a rischio per la concorrenza di grandi colossi globali come Cina e India, che agli albori della Comunità Europea nel lontano 1985 non erano ancora presenti nello scacchiere globale.

Lo ha detto in una intervista a Class CNBC News Enrico Letta, già presidente del Consiglio e oggi presidente dell’Istituto Jacques Dehlors, autore di un report sul Mercato Unico Europeo, commissionatogli lo scorso anno dalla Commissione e presentato ad aprile dal titolo “Molto più di un mercato. Viaggio nella nuova Europa”.

Il report, che sarà utilizzato dalla rieletta presidente Ursula von der Leyen per definire le politiche della prossima legislatura, è il frutto di 65 tappe, più di 400 incontri nei 27 paesi della Ue.

Concorrenza globale di Cina e India

Cosa serve per rilanciare l’Europa? “Ci sono tante potenzialità che l’Europa sta sprecando – ha detto Letta –I mercati sull’economia sono ancora troppo frammentati, ma Cina e India insieme hanno 3 miliardi di abitanti”.

Svegliamoci!  

“Teniamo conto che (dagli alvbori della Comunità Europea nel 1985 ndr) il mondo è cambiato – aggiunge – allora Cina e India non c’erano. Non c’era la concorrenza che c’è oggi”. Letta ha poi detto chiaramente che oggi “la dimensione nazionale è mortale di fronte a questi giganti”.

La Slovenia ha 4 operatori Tlc, impensabile

Un altro tema, è la mancata integrazione dei mercati di Energia, telecomunicazioni e Servizi finanziari che va prontamente superata. “Il nanismo delle nostre aziende impedisce di competere a livello globale e rende l’Europa troppo debole – aggiunge Letta – impensabile la presenza di autorità di regolazione nazionali per tutti questi ambiti e basti pensare che la Slovenia, due milioni di abitanti, ha quattro operatori Tlc”.

Rapporto stretto con Mario Draghi

Enrico Letta ha poi detto che in questi mesi di stesura del suo rapporto ha sentito spesso Mario Draghi, già presidente del Consiglio e presidente della BCE, anche lui coinvolto nella stesura di un rapporto sulla competitività della Ue, commissionato dalla Commissione Ue, che sarà presentato a breve. “Con Mario Draghi c’è grande sintonia – ha detto Letta – c’è stato moltissimo dialogo durante gli ultimi mesi di stesura parallela. La competitività della Ue è a rischio. L’Europa sta perdendo colpi e sta andando indietro. Dobbiamo trovare in noi stessi la forza per uscirne, oppure India e Cina ci mettono nell’angolo”.

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