Gli italiani si sentono meglio, secondo il nuovo Rapporto Istat pubblicato stamane. La “Soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita” torna a crescere dopo cinque anni piuttosto difficili e incerti. Non che le cose siano cambiate in maniera sostanziale, ma il 41% delle persone dai 14 anni in su si dice soddisfatto della propria vita nel suo complesso.
Un dato significativo, ma che va preso con le molle. La stessa Istat sottolinea che la soddisfazione per la propria vita diminuisce all’aumentare dell’età: risultano altamente soddisfatti il 54,1% dei giovani tra 14 e 19 anni e il 34,4% degli ultra 75enni.
È da capire inoltre come tale livello di soddisfazione si integri con i dati sulla disoccupazione, che nel nostro Paese a ottobre 2016 si è fermata all’11,7% (dati Istat in aumento del 2%, cioè 60 mila persone disoccupate in più rispetto a settembre), o con quelli della sottoccupazione.
Diciamo che è la fotografia di un Paese che dopo anni di crisi economica e di stagnazione cerca di riconoscersi allo specchio. Un’immagine di chi si adatta, più che di reale benessere e possibilità di tornare a crescere. E tra i giudizi negativi dati dagli italiani spiccano quelli su inquinamento, traffico, scarsa qualità dei servizi pubblici, sporcizia e poca sicurezza.
Dopo anni di impegno da parte delle istituzioni, di ricerche e studi condotti in tutta Europa, Italia compresa, sembra finalmente passare il messaggio che l’inquinamento non è un pericolo generico, ma una minaccia crescente e costante, soprattutto per anziani e bambini (da sempre le categorie più vulnerabili).
Nel 2016 i problemi più diffusamente avvertiti dalle famiglie con riferimento alla zona in cui vivono sono: il rischio di criminalità (38,9%), l’inquinamento dell’aria (38,0%), il traffico (37,9%) e la difficoltà di parcheggio (37,2%). Seguono la sporcizia nelle strade (33,0%), la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (32,9%) e la presenza di rumore (31,5%).
Al Nord le famiglie segnalano come problema soprattutto l’inquinamento dell’aria (42,0%), a seguire la criminalità. Nelle regioni del Centro, oltre alla presenza di criminalità, i problemi più sentiti sono il traffico (42,6%) e le difficoltà di parcheggio (40,8%). Traffico e parcheggio sono segnalati anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente 37,9% e 38,7%), dove ha un peso anche la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (37,6%).