Puntare sull’innovazione data driven, elaborare una strategia per la cybersecurity, rendere strutturali alcuni misure del Piano nazionale Industria 4.0, come l’iperammortamento, e il credito d’imposta sulle spese in ricerca e sviluppo, ecco alcune delle raccomandazioni contenute nella nuova relazione del Garante per le micro, piccole e medie imprese pubblicata oggi sul sito del Ministero dello Sviluppo economico.
Nelle 76 pagine del documento da oggi disponibile online si trovano numerose indicazioni relative a diversi aspetti della vita di una micro impresa e di una Pmi: dalle sfide di sistema (produttività, competitività, trasferimento tecnologico permanente, formazione, finanza, economia circolare) alla necessità di continuare sulla strada tracciata dal Piano per l’Industria 4.0 (misure per favorire gli investimenti innovativi e per creare sviluppo d’impresa, misure per promuovere servizi per il trasferimento tecnologico e sviluppare nuove competenze digitali, accesso alla finanza per l’innovazione, fino ad un piano straordinario per il Made in Italy).
Ulteriori osservazioni riguardano la promozione di strumenti a sostegno delle innovazioni nelle micro e piccole imprese sotto forma di “voucher per le spese in cybersecurity” o in “infrastrutture di cloud computing e big data”, nonché voucher volti a introdurre in azienda ”competenze manageriali di elevata specializzazione nei processi produttivi 4.0”.
Auspicabile, infine, la possibilità di dare continuità operativa alle misure di sostegno alle Pmi per la valorizzazione economica dei brevetti, dei disegni e dei marchi, nonché di “semplificare, introducendo un regime a forfait, l’accesso al Patent Box per le PMI”.
Per il sostegno alle startup e ai modelli di business innovativi, è stato suggerito di “semplificare e digitalizzare le comunicazioni informative previste per le startup innovative e valorizzare il patrimonio informativo in una logica di open data”.
Come previsto anche per le imprese di maggiori dimensioni, si propone infine di “rafforzare e monitorare l’azione di coordinamento dei Competence Center e dei Digital Innovation Hub”, a partire dalle diverse Istituzioni già esistenti (Parchi scientifici, Incubatori certificati e non, UTT, etc.) per ampliare l’offerta di servizi dedicati alle PMI.