Lo stato di salute dell'ICT

Rapporto Assinform: le tlc zavorrano l’ICT italiano.  Bene cloud e IoT

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Rallenta la caduta del mercato nel primo semestre, che si chiude a -3,1% per un fatturato complessivo da 31,1 miliardi. ma per il presidente Assinform Agostino Santoni si intravedono timidi segnali di ripresa.

Anche il mercato digitale italiano comincia a intravedere la luce alla fine del tunnel. O meglio, per dirla con le parole del presidente Assinform, Agostino Santoni, “manifesta una lenta risalita”, pur chiudendo il primo semestre ancora una volta col segno meno. Non proprio il massimo dell’ottimismo, insomma, ma è pur sempre meglio di niente, visto anche il perdurare della crisi economica.

A ‘salvare’ il settore (composto da servizi e prodotti di informatica e telecomunicazioni, infrastrutture, di rete e contenuti digitali) interviene per fortuna “un’importante dinamica di trasformazione”, spinta da aree estremamente vivaci come il cloud (+35,7%), i contenuti digitali (+6,6%), e il software con nuove soluzioni e applicazioni (+3,2%), spiega Santoni nel presentare i dati sulle perfomance del mercato digitale italiano nei primi sei mesi dell’anno.

Queste aree, pur non ancora in grado di “generare volumi di fatturato capaci di incidere sull’andamento complessivo del settore”, stanno “chiaramente definendo i contorni di una nascente innovazione digitale italiana in risposta alle esigenze del Paese di cambiamento e di apertura di nuove opportunità economiche”.

Dalle rilevazioni periodiche realizzate in collaborazione con NetConsulting, emerge quindi che la caduta libera sta in un certo qual modo rallentando: se nei primi sei mesi del 2013 il calo, rispetto a un anno prima era stato del -4,3%, a giugno 2014 il settore è approdato al – 3,1%, per un business complessivo di 31,1 miliardi di euro. L’anno dovrebbe chiudersi in ulteriore risalita, a -1,8%.

Da notare che sulle performance complessive del mercato incide pesantemente la contrazione, giunta a – 9,1%, del fatturato dei servizi di rete Tlc. Un fenomeno ormai strutturale e legato a doppio filo con la forte competitività fra operatori Tlc e col ribasso delle tariffe di terminazione tradottasi in una discesa dei prezzi a tutto vantaggio per l’utenza.

“Scorporata questa componente, che pesa per un terzo, il resto del mercato digitale è cresciuto complessivamente dell’1,1%”, spiega ancora Santoni.

 

I numeri del mercato: frenano i tablet, continua la corsa degli smartphone

I servizi ICT registrano un calo del 2,4% a 5,07 miliardi, zavorrati dalle performance negative dell’outsourcing (1,9 miliardi, -5,2%) e dei servizi di sviluppo e systems integration (1,1 miliardi, -2,8%).

Il calo è compensato tuttavia dalla crescita, seppur lieve (+0,7%) dei comparti dei dispositivi e sistemi – che totalizzano un giro d’affari di 8,2 miliardi – del software e delle soluzioni ICT (2,6 miliardi, + 3,2%), dell’eContent e digital advertising (3,2 miliardi, +6,6%). Guadagnano inoltre terreno anche in quest’ambito alcune delle componenti più innovative come il business dei servizi di data center e cloud computing – salito nel semestre a 774 milioni (+7,4%) – con il contributo determinate del cloud che segna una crescita del 35,7%.

Tornano al segno + anche Pc e server, che segnano una crescita del 6,5% contro il -22,5% dello scorso anno.

Comincia a mostrare segni di saturazione il mercato dei tablet (-10,1%), mentre prosegue spedita la crescita degli smartphone che registrano un +15,4% a quota 1,3 miliardi di fatturato.

la segnalare, infine, la crescita dell’area software e soluzioni ICT è cresciuta del 3,2% a 2,6 miliardi e le performance positive del software applicativo (1795 milioni, +4%), trainato dalle piattaforme per la gestione web (+ 11,1%,) e dall’ IoT (+15,4%), che hanno più che compensato il calo delle soluzioni applicative (-2,1%).

Un trend in chiaro scuro, quindi, ma che nel complesso lascia intravedere segnali di una prossima ripresa del mercato digitale. Per abbreviare i tempi ci vorrebbe però un’iniezione di fiducia alle imprese, con “l’attuazione dei progetti di digitalizzazione connessi all’Agenda Digitale e l’innovazione nell’Amministrazione Pubblica”, ha concluso Santoni.

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