Tra il 2010 e il 2014 i ricavi delle imprese di tlc in Italia sono scesi di oltre il 22%, del 6,6% nel solo 2014. Nel periodo si riduce la redditività, mediamente dal 20 al 15% circa dei ricavi con riferimento al margine operativo netto (Ebit).
Il rapporto pubblicato dall’Osservatorio dell’Agcom, focalizzato sui bilanci delle imprese relativi ai cinque esercizi dal 2010, non è certo una novità, ma un’ulteriore prova del trend negativo in cui si trova il settore delle telecomunicazioni.
Secondo il rapporto, tende a ridursi (dal 34, al 28%) la patrimonializzazione , contestualmente è pertanto aumentato il ricorso a capitale di terzi.
Tale tendenza sembra, almeno in parte, da ricondursi alla dinamica degli investimenti (intorno ai 6 miliardi annui), mediamente passati nel periodo considerato dal 14,7 al 19,5% dei ricavi, secondo quanto segnala l’Agcom.
Tra il 2010 ed il 2014 gli addetti diretti delle imprese considerate nell’analisi si riducono di poco meno di 8.000 unità, passando da 74.245 a 66.350 dipendenti. Tale riduzione si concentra nei livelli occupazionali di Telecom Italia, Vodafone e Fastweb. Tra gli operatori di maggiori dimensioni, solo H3G mostra una crescita dell’organico (+112 addetti nel periodo).
Anche a seguito, in qualche caso, di mutamenti dei perimetri aziendali, mostrano un aumento di personale Tiscali Italia, Brennercom, Poste Mobile, Retelit e Welcome.