l'indagine

Rapporto Agcom: informazione in Italia sempre più social, ma la TV resta regina delle news

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Secondo il rapporto Agcom su internet e informazione il 55% della popolazione utilizza la televisione come primo mezzo d'informazione, al secondo posto si trovano i mezzi di comunicazione online che registrano un utilizzo dei social crescente.

In Italia il 35% degli internauti condivide le notizie tramite un social network, ma il mezzo d’informazione più utilizzato resta la TV con il 55% della popolazione che la usa come mezzo principale di informazione.

Questo quanto emerge dall’indagine conoscitiva condotta dall’Autorità per le comunicazioni su ‘Informazione e internet in Italia. Modelli di business, consumi, professioni’.

Nel confronto tra i mezzi di comunicazione online e di comunicazione tradizionali, questi ultimi restano al primo posto come principale fonte di informazione. Infatti, l’84% degli Italiani ritiene la televisione tra i mezzi più utilizzati per informarsi. Il 51% utilizza i giornali tradizionali e il 31% la radio. Il 92% indica di usare uno di questi tre mezzi tradizionali.

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Mentre, anche per quanto riguarda i mezzi di comunicazione online, c’è una vasta diffusione tra la popolazione –seppur non cosi estesa come per i mezzi tradizionali-. Il 77% dichiara di usare i mezzi di comunicazione online, social network e blog sono utilizzati dal 51% di Italiani, il 65% utilizza i siti di news della stampa tradizionale e un 28% utilizza motori di ricerca e aggregatori.

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A conti fatti, si può notare la alta pervasività dei mezzi tradizionali. La televisione rimane lo strumento d’informazione più usato (55%) indipendentemente dalla fascia d’età e genere, secondi gli strumenti online al 27% che registrano un numero maggiore di utilizzatori di fascia d’età giovane.

Per quanto riguarda la professione giornalistica, “Occorre rivedere il quadro delle regole esistenti, che devono prendere in carico i cambiamenti avvenuti”, ha detto il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, ricordando che “presso la presidenza del Consiglio è stato istituito un tavolo per fornire suggerimenti su un settore che ha bisogno di interventi”.

Cardani ha aggiunto che “bisogna riformare l’ordinamento della professione giornalistica, non più rappresentativo del quadro attuale”. Riguardo alle politiche di sostegno pubblico, il presidente Agcom ha spiegato che si tratta di “un mondo che ha subito moltissime modificazioni”.

“I singoli hanno molto da fare – ha proseguito – ma le imprese hanno il ruolo principale. Dobbiamo capire come generale profitti sfruttando la rete che è un’opportunità straordinaria”.

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