Puntare su un modello di crescita trainato da investimenti che vedano coinvolti partner privati e pubblici, garantire chiarezza nelle strategie adottate, assumere una visione ‘trasversale’ degli obiettivi di sviluppo di medio-lungo periodo, è quanto auspicato, tra gli altri suggerimenti, nel nuovo Rapporto “Rafforzare l’investibilità dell’Europa: proposte di policy per rilanciare gli investimenti in Europa e il ruolo del settore dell’energia e della digitalizzazione“, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Enel e presentato nei giorni scorsi a Cernobbio.
Cuore del documento sono le “Industrie di rete“, quali energia, trasporti e ICT, che rappresentano ormai i fattori abilitanti di competitività, innovazione e crescita. “L’Europa si trova ad affrontare una sfida difficile per garantire una crescita economica continua e sostenibile nel quadro del processo di decarbonizzazione ora in corso. Gli investimenti svolgeranno in questo contesto un ruolo centrale”, ha commentato il ceo di Enel, Francesco Starace. “Riconosciamo pertanto l’importanza di politiche che rispondano in modo efficace al rapido progresso tecnologico, e di modelli che promuovano l’innovazione come base per uno scenario d’investimento macro-economico stimolante. Inoltre, un quadro giuridico e regolamentare chiaro, stabile, trasparente e lungimirante è cruciale. Questo è particolarmente vero in Europa, dove gli sviluppi tecnologici e le dinamiche di mercato offrono opportunità uniche, non solo nel settore energetico, ma in tutta l’economia”.
L’Unione europea è il principale hub per gli investimenti a livello globale, grazie all’ampiezza del mercato interno, alla sicurezza geo-politica, alle solide basi istituzionali, ad una forza lavoro altamente qualificata e alle capacità tecnologiche e di ricerca. Ciò nonostante, l’Europa sta soffrendo le conseguenze della crisi più di altre economie, esiste un elevato livello di frammentazione tra gli Stati Membri e un gap di investimenti che non sostiene la crescita di lungo periodo.
“I prossimi mesi potrebbero rappresentare un punto di svolta per l’Europa che nell’ultimo decennio si è trovata al centro di una ‘tempesta perfetta’ che ha minato la sua stabilità politica ed economica – ha dichiarato Valerio De Molli, Amministratore Delegato di The European House – Ambrosetti – Ci troviamo di fronte a un bivio, il timore è che la Brexit possa essere il primo passo verso la disgregazione”.
La ricetta
Visto lo scenario, resta un’unica strada da percorrere: l’Europa deve tornare ai propri fondamentali creando un’Unione più competitiva, inclusiva e coesa. In tale contesto gli investimenti giocano un ruolo strategico per rafforzare la competitività e dare il via ad una crescita sostenibile nel lungo termine: lanciando una nuova offerta di Europa, stimolando competitività e produttività, migliorando e costruendo nuove infrastrutture, sviluppando tecnologie all’avanguardia con effetti diretti e indiretti su PIL e occupazione.
La ricerca The European House – Ambrosetti/Enel individua sei azioni prioritarie per rilanciare l’attrattività europea per gli investimenti:
- accelerare, rafforzare ed ampliare il processo di completamento del mercato interno europeo;
- garantire un quadro normativo europeo maggiormente stabile, prevedibile e di qualità;
- fornire incentivi per la creazione e la manutenzione di infrastrutture strategiche e transfrontaliere;
- promuovere un’innovazione dirompente, rafforzando gli ecosistemi dell’innovazione e le tecnologie green;
- supportare lo sviluppo delle network industry e la convergenza industriale;
- rilanciare la collaborazione tra gli stati membri e gli investimenti del settore pubblico.