RaiWay non molla il progetto di creare un operatore unico delle torri sebbene la Rai abbia sbarrato la porta all’offerta di Ei Towers che andava proprio in questa direzione (anche se oggi si è registrato un timido segnale di riapertura nei confronti della controllata di Mediaset).
A ribadirlo ancora una volta è il presidente di RaiWay, Camillo Rossotto, aprendo l’assemblea degli azionisti per approvare il bilancio 2014, alla presenza dell’84,97% del capitale sociale.
Non è infatti la prima volta che Rossotto parla di questa opportunità. Lo aveva già fatto anche in occasione dell’Ipo di RaiWay e più recentemente in audizione in Commissione Industria del Senato dove aveva sottolineato i vantaggi che si avrebbero da una simile operazione.
Un’operazione che sembra piacere anche al Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, del parere che RaiWay debba rimanere sotto il ‘controllo pubblico’ ma precisando che la visione del governo “è in linea con le esperienze internazionali di questo tipo, ossia di un soggetto non verticalmente integrato e una distinzione netta tra questo tipo di operatore e il fornitore di contenuti”.
Oggi in assemblea Rossotto è tornato sull’argomento, sottolineando che “La mission di RaiWay è diventare il provider italiano di infrastrutture e servizi di rete di riferimento per i broadcaster e per gli operatori di telecomunicazioni”.
Rossotto ha inoltre parlato di una possibile collaborazione con Inwit, la società delle torri di Telecom Italia quando sarà quotata sul mercato (entro l’estate ndr) “diventa per noi un nuovo interlocutore con cui si potrà agire su eventuali convergenze”, ha detto Rossotto aggiungendo che “Telecom ha la migliore infrastruttura italiana, mentre noi abbiamo la migliore infrastruttura di broadcast”.
“I risultati raggiunti nel 2014 – ha osservato Rossotto – ne rappresentano, da un lato, perfetta espressione e, dall’altro, le solide fondamenta per affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo, preservando vocazione all’innovazione, qualità del servizio e rispetto dell’ambiente”.
Ma pare che Ei Towers non sia proprio fuori dai giochi. Anzi. L’amministratore delegato di RaiWay Stefano Ciccotti, rispondendo alle domande degli azionisti durante l’assemblea, ha detto chiaramente che “Non è questa la sede per valutare una nuova offerta di Ei Towers“, ma “qualsiasi offerta sarà valutata dal Cda nei tempi e nelle modalità previste“.
Rossotto ha detto anche agli azionisti che “Con l’Ipo, RaiWay ha avviato un percorso di apertura al mercato rafforzando la propria immagine come entità indipendente con l’obiettivo di valorizzare competenze e infrastrutture per acquisire nuovi clienti e fornire servizi sempre più innovativi”.
Il presidente di RaiWay ha aggiunto che “in coerenza con il percorso di apertura al mercato avviato con il processo di Ipo, durante l’esercizio si è proceduto al rifinanziamento di RaiWay tramite credito bancario, con il rimborso integrale dell’esposizione verso la controllante Rai. Il nuovo finanziamento assicura alla società dei tassi di interesse molto competitivi con uno spread sulla linea term pari a 100 basis points a conferma della solidità della nostra società”.
RaiWay è controllata da Rai al 65,073%, dopo il collocamento in borsa del novembre scorso. Tra gli altri azionisti, tutti sotto il 5%, ci sono il fondo Blackrock, Kairos Partners, Artemis.
Nei giorni scorsi Ei Towers ha deciso di ritirare l’Opas che puntava al 66,7% di RaiWay, dopo lo stop della Consob, i timori espressi dall’Antitrust e dopo che sia il Governo che la Rai avevano deciso di non accoglierla. Anzi il Cda di Viale Mazzini aveva bocciato anche la successiva proposta che puntava al 40% di RaiWay, precisando che “non avrebbe aderito in alcuna misura all’offerta promossa da EI Towers, anche a seguito della modifica apportata”.
Successivamente in una nota la società delle torri controllata da Mediaset spiegava che “il Consiglio ha preso conseguentemente atto che, prima ancora dell’inizio del periodo di offerta, non sussistono le condizioni per la prosecuzione della stessa”.
Il progetto del polo unico però non sembra del tutto accantonato. Lo ha rilanciato il consigliere di Mediaset, Gina Nieri, mentre il mercato continua a vociferare del possibile ingresso di F2i nella partita delle torri.