Nessun ripensamento sulla quotazione di RaiWay. Il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi sull’argomento è molto chiaro e a margine di un evento a Milano, commentando le notizie sullo slittamento dell’Ipo, ha ribadito che l’azienda è intenzionata a portare in Borsa la società delle torri ma che bisogna vedere “come vanno i mercati”.
Gubitosi ha aggiunto, vista anche la protesta sindacale in atto, che la Rai è “determinata’ a portare in Borsa RaiWay.
Il gruppo di viale Mazzini punta a partire con il road show a novembre, ma tutto dipende dal via libera della Consob che dovrebbe arrivare presto, subito dopo si riunirà il Consiglio che deciderà anche della valutazione. Banca Imi stima un valore tra i 450 e i 600 milioni di euro per circa il 40-49%
Quanto alla tempistica per l’approdo sul listino, Gubitosi ha chiarito oggi che “è ancora possibile entro il 2014″. Il direttore generale ha poi aggiunto che sarà collocato “circa un terzo, tra il 30 e il 40%” dell’azienda.
Ieri inoltre il Consiglio dei ministri ha accolto la proposta del ministero dell’Economia di non esercitare la golden power sulla vendita della quota di minoranza di RaiWay.
M5S: ‘Il Governo svende asset strategici’
Una decisione non condivisa dal Movimento 5 Stelle che ha accusato il Governo di “svendere il patrimonio pubblico italiano per far cassa e coprire i debiti”.
I Senatori del M5S delle commissioni di Vigilanza Rai, Lavori Pubblici e Industria, ricordano che “l’attività di vendita sta avvenendo senza alcun confronto parlamentare e al momento sono sconosciute le cause. Sarebbe stato opportuno aprire almeno un discussione trasparente per approfondire i motivi che hanno portato il Governo a scegliere la strada della vendita senza vagliare altre possibilità. Come M5S avevamo già evidenziato in diverse interrogazioni quali fossero i rischi dell’operazione sottolineando la necessità e l’importanza di non perdere pezzi di infrastruttura pubblica” come appunto RaiWay, “asset strategico” con un bilancio 2013 “molto positivo”.
Rimandato possibile ricorso contro il decreto Irpef
Lo sbarco sul mercato di RaiWay non è comunque stato all’ordine del giorno del Cda Rai di ieri dove invece si è parlato, come ha confermato Gubitosi, della possibilità di un ricorso contro il decreto Irpef che taglia 150 milioni alla Rai.
“Ne abbiamo discusso – ha ammesso il Dg – ma non c’è stata nessuna decisione. E’ stata una carrellata generale, ci rivedremo alla metà del prossimo mese”.
Del taglio da 150 mln chiesto alla Rai ha parlato anche il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli nell’ultima audizione in Commissione di Vigilanza.
Giacomelli ha precisato: “Non c’è nessun intento di penalizzare la Rai o di intervenire con passi che indeboliscano la capacità operativa dell’azienda”, quanto invece la necessità di concorrere alla “diminuzione del carico fiscale che sta mettendo in atto il Governo. La Rai, come gli altri, è chiamata a concorrere ma la volontà è quella di procedere a una riforma che leghi gli obblighi di Contratto di servizio alla certezza di risorse”.