La Consob sta per dare il proprio via libera alla quotazione in Borsa di RaiWay, la società delle torri (2.400) che fa capo alla Rai, prevista per metà novembre.
Stando a indiscrezioni di stampa, ieri nel corso di una riunione tra le banche coinvolte nell’operazione sarebbe stato deciso di accelerare sull’Ipo, nonostante la momentanea incertezza dei mercati.
A breve dovrebbe quindi esserci l’ok dell’Autorità di Borsa, con largo anticipo rispetto ai 70 giorni a disposizione che partono dal giorno in cui è stata completata la consegna dei documenti. Nei primi giorni di novembre partirà il road-show sulle principali piazze internazionali come Milano, Londra, Francoforte e New York.
In Borsa il 40%
In Borsa, stando alle indiscrezioni, verrà collocato il 40% del capitale più la green shoe, cioè la facoltà del gruppo di aumentare la dimensione dell’offerta in modo da rispondere in maniera adeguata alla domanda di titoli da parte degli investitori.
La quota messa sul mercato non dovrà superare, come stabilito dal governo, il 49% del capitale.
In vista dell’Ipo, RaiWay ha rinnovato il Cda, nominando anche quattro consiglieri indipendenti e allentando la dipendenza dalla casa madre.
Un pool di banche con capofila Mediobanca ha inoltre erogato un finanziamento di 120 milioni rimborsabile nel 2019 più un’altra linea per cassa di 50 milioni per consentire alla società di restituire un prestito infragruppo dell’importo di 110 milioni.
Il prezzo di RaiWay
Secondo le stime di Banca Imi, uno dei coordinatori dell’Ipo nonché responsabile dell’offerta pubblica, RaiWay può valere tra i 940 milioni e gli 1,2 miliardi.
Una stima in linea con quella che aveva fatto Mediobanca lo scorso aprile che era pari a 1 miliardo di euro.
Per la quota di RaiWay che andrà sul mercato (40-49%) si parla di un valore tra i 450 e i 600 milioni di euro. Difficile però che si arrivi a questa cifra perché la Rai non ha agito con tempestività come ha invece fatto Mediaset con Ei Towers. Lo scorso aprile il gruppo di Cologno Monzese ha venduto il 25% di Ei Towers a fondi americani, inglesi e italiani, incassando 283 milioni di euro.
Resterebbe comunque una grossa operazione che, se fatta con le dovute sinergie e razionalizzazioni, permetterebbe alla Rai di far cassa portando il bilancio del 2014, dopo anni di rosso, in pareggio o in positivo in un anno dove ci sono stati grossi esborsi per i diritti tv.