Si è tenuta presso la sala Risorgimento del Museo Civico Archeologico di Bologna, la conferenza finale del progetto “RainBO Life”, coordinato da Lepida, con partner Arpae Emilia-Romagna – Servizio Idro-Meteo-Clima, Nier Ingegneria, Meeo e Comune di Bologna.
Dopo tre anni di intense attività di progettazione, sviluppo e di incontri, con tutti i soggetti interessati, tra cui i Comuni, per i quali il progetto è stato pensato, ma anche la Protezione Civile, i Consorzi Bonifica, le Associazioni e le Aziende private, l’evento ha costituito l’occasione per illustrare le caratteristiche principali della piattaforma software risultato del progetto.
Missione di “RainBO Life” è sviluppare e migliorare metodologie e strumenti per la previsione degli eventi estremi di pioggia e del loro impatto, concentrandosi sulla risposta idrologica di piccoli corsi d’acqua presenti in area urbana.
L’obiettivo finale è una maggiore resilienza di tali corsi d’acqua tramite un sistema di monitoraggio e modellizzazione che consentirà di prevedere eventi improvvisi di piena.
L’iniziativa prevede un’innovativa integrazione di dati territoriali e ambientali, il calcolo delle mappe di vulnerabilità e di rischio idraulico, la disponibilità di migliaia di dati da sensori ambientali per il monitoraggio del territorio, l’utilizzo di modelli di simulazione previsionali e lo sviluppo di un’intelligenza, capace di elaborare tutti i dati disponibili e di fornire un supporto per aumentare la capacità di resilienza dei centri urbani rispetto a fenomeni estremi di precipitazione.
I punti di forza della piattaforma riguardano principalmente la tecnologia webGIS con cui è stata realizzata, che consente l’accesso da qualunque PC, la modularità che ne consente l’espandibilità delle funzioni, la configurabilità che ne costituisce il presupposto della replicabilità e lo sviluppo di interfacce standard che consentono l’utilizzo delle funzionalità e dei servizi sviluppati anche da piattaforme terze.
L’incontro è stato un momento utile anche per condividere le azioni di proseguimento del progetto che riguardano, ad esempio, la collaborazione con il Comune di Bologna per l’evoluzione delle mappe di vulnerabilità ai fini della pianificazione urbanistica, l’avvio della sperimentazione della piattaforma da parte di sette comuni, la redazione di un catalogo dei servizi a disposizione dei Comuni, che – essendo già dotati di una propria piattaforma GIS – sono interessati solo ai servizi forniti.