Procede a gonfie vele in progetto Rai-Eutelsat per l’Alta Definizione, annunciato qualche settimana fa quando le due aziende ha dato il via a un’importante collaborazione per la sperimentazione del 4K via satellite.
Viale Mazzini punta sulle competenze di un’azienda del calibro di Eutelsat per offrire ai telespettatori un’esperienza televisiva sempre più immersiva, quella che solo il 4K può garantire.
E adesso, stando alle ultime informazioni riportate dal Sole24Ore, sarebbe stato deciso che entro fine anno tutti i canali Rai saranno in HD.
Si prevede anche, in occasione degli Europei di calcio (10 giugno-10 luglio) di lanciare un apposito canale per trasmettere 7 partite in 4K.
Il progetto coinvolge anche Tivùsat. Per l’Ultra Hd la sperimentazione riguarderà, infatti, una platea attorno alle 200 mila famiglie fra le 2,2 milioni (l’8,5% delle famiglie italiane) che usano la piattaforma satellitare gratuita (2,7 milioni le schede attivate).
Alle 200 mila famiglie circa si arriva, spiega IlSole24Ore, perché per poter guardare il canale in Ultra HD predisposto dalla Rai occorrerà avere il televisore 4K (ce ne sono all’incirca solo 500 mila in Italia), ma anche il sintonizzatore satellitare e la cam di tivùsat (il decoder non basta).
Rai diffonde dal satellite cinque canali in alta definizione sulla piattaforma tivùsat: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai Sport 1 e Rai 4, quest’ultimo visibile anche su Sky.
Tivùsat ha al momento 70 canali (l’ultimo arrivato è Cnbc International) e conta ben 9 in HD, tra i quali anche Paramount Channel, e da alcuni mesi ha inoltre inserito stabilmente alla posizione 200 il canale Ultra HD di Eutelsat, 4K1.
L’amministratore delegato Rai, Antonio Campo Dall’Orto, ha dichiarato al quotidiano che riuscire nell’obiettivo di portare sul satellite in HD tutta la programmazione entro la fine dell’anno “sarà per la Rai un altro grande passo avanti verso il traguardo di una media company in grado di competere sui mercati internazionali. Una tv pubblica di qualità non solo dal punto di vista dei contenuti ma anche della tecnologia”.
Alla base di questo lavoro c’è l’accordo con Eutelsat (società francese con flotta di 40 satelliti e fatturato sugli 1,5 miliardi) che garantirà lo spazio satellitare.
L’amministratore delegato di Eutelsat Italia, Renato Farina, spiega che questo accordo con la Rai “rappresenta la conferma della centralità del satellite, per lo sviluppo della Tv del futuro in Italia fondata sull’alta qualità dell’immagine. Questo parametro costituisce ormai un punto fermo per le esigenze degli utenti e per le strategie dei broadcaster”.
Immagini in 4K sono però “molto esigenti in termini di banda. Ecco perché per trasmetterle correttamente serve la piattaforma satellitare”.
Ed Eutelsat ha già avviato contatti anche con altri broadcaster, come conferma Farina. Tra questi ci sarà Sky?
Potrebbe, visto che la compagnia di Murdoch sta per lanciare il nuovo decoder Sky Q che prevede il 4K. Al momento però nessuna conferma, bisogna attendere.
Il mercato audiovisivo europeo sta evolvendo velocemente verso l’Ultra Alta Definizione. Una sfida raccolta prontamente dai broadcaster ma anche dagli Over-The-Top. In questo processo di innovazione Eutelsat Communications sta giocando un ruolo chiave a sostegno dell’industria e dei consumatori (Timeline).
Eutelsat Italia è da tempo in campo per la diffusione dell’Alta Definizione e dell’Ultra HD.
Grazie alle sue tecnologie, oltre a quelle dei partner che hanno collaborato all’evento, è stato possibile trasmettere in mondovisione e in 4K l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre.
Ma non solo.
Prima ancora c’è stata la diretta globale in HD realizzata per la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II e il live in Ultra HD della cerimonia di beatificazione di Paolo VI (video news).
Ricordiamo anche il documentario “Roma, Napoli, Venezia… in un crescendo rossiniano“ interamente girato in Ultra HD, frutto del lavoro sinergico tra la divisione della Rai per le Strategie Tecnologiche ed Eutelsat.