Sono stati più di 10mila i cittadini che hanno partecipato alla prima consultazione pubblica sulla Rai che si è conclusa ieri. Ben 11.188 coloro che hanno compilato il questionario messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico, con la collaborazione tecnica di Istat, di cui 9156 lo hanno completato.
Sul sito www.Cambierai.gov.it per la prima volta gli italiani hanno potuto esprimere la propria opinione sul servizio pubblico “radiofonico, televisivo e multimediale” del futuro in vista della nuova Convenzione tra lo Stato e la Rai, in scadenza nel 2016, e del nuovo Contratto di servizio che durerà 5 anni, non più 3 come i precedenti.
Nei prossimi giorni Mise e Istat analizzeranno le risposte alle 36 domande che spaziavano dall’utilizzo delle risorse da canone e pubblicità alle nuove abitudini di consumo dei programmi tv, dalla presenza sulle nuove piattaforme all’alfabetizzazione digitale, dalla dimensione internazionale della Rai al rapporto con la produzione indipendente dell’audiovisivo e le startup digitali, dalla collaborazione con la scuola, la cultura e il mondo del terzo settore all’evoluzione dell’informazione.
Insieme con il questionario, il Mise ha pubblicato sul sito le proposte uscite dai 16 tavoli tecnici convocati il 12 aprile scorso all’Auditorium-Parco della Musica di Roma, distribuiti in 4 macro-aree (Sistema Italia, Industria creativa, Digitale e Società italiana).
Un documento di sintesi della consultazione pubblica – prevista dalla legge 220/2015 sulla governance Rai – sarà pubblicato online e accompagnerà la nuova bozza di Convenzione tra lo Stato e la Rai, che dovrà essere approvata entro il 31 ottobre.