Una parte del copione scritto mercoledì in Commissione di Vigilanza RadioTv è stata recitata oggi. Il Consiglio di amministrazione della Rai ha dato di nuovo il via libera, nonostante sia stato già bocciato dalla Commissione parlamentare il primo agosto scorso, al consigliere Marcello Foa a presidente del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale. Quattro favorevoli, uno contrario e un astenuto. A favore hanno votato i consiglieri Beatrice Coletti, Igor De Biasio, Gianpaolo Rossi e Fabrizio Salini, che è anche amministratore delegato del Gruppo Rai. Contraria la consigliere Rita Borioni, ad astenersi è stato Riccardo Laganà, eletto dai dipendenti Rai.
Entro il 26 settembre il voto finale. Salvini: ‘Presentiamo di solito persone di spessore, non amici degli amici’
Ora la nomina di Foa dovrà essere confermata dalla Commissione di vigilanza parlamentare con un voto di almeno due terzi dei suoi componenti (26 commissari). Questa volta Forza Italia non farà mancare il sostegno, come l’ultima volta, in virtù dell’accordo ritrovato nel centrodestra con il vertice prima ad Arcore tra Berlusconi e Salvini e ieri tra FI, Lega e Fratelli d’Italia. E i voti ci saranno anche secondo il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che dopo il via libera a Foa del Cda Rai ha confermato di non temere lo stop della Commissione di vigilanza. “Penso che Foa – ha sottolineato Salvini – sia una persona che insieme ad altre potrà fare tanto per il servizio pubblico. Sono contento e non vedo l’ora che tutti lavorino al 100%. Presentiamo di solito persone di spessore, non amici degli amici”.
L’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza Rai dovrebbe riunirsi martedì nel primo pomeriggio e fissare già per mercoledì, attorno alle 13, il nuovo voto su Foa, che dovrà essere prima audito. La novità dell’audizione del presidente Rai nominato è stata introdotta mercoledì scorso dalla risoluzione delle Lega e votata a maggioranza dalla Commissione.
E proprio grazie a questa risoluzione che il CdA ha potuto rinominare Foa: “il Consiglio di amministrazione della Rai può proporre il nome del presidente “senza limitazioni… con l’esclusione del solo Amministratore delegato”, si legge nel testo approvato mercoledì dalla Commissione di Vigilanza RadioTv. La stessa risoluzione impegnava il CdA a avanzare la candidatura “entro il 26 settembre”, data entro cui Foa, salvo sorprese, sarà ufficialmente presidente della Rai con la ratifica della nomina da parte della Commissione parlamentare, come prevede la riforma sulla Tv pubblica.
Margiotta Dem: ‘M5s avrà il coraggio di votare un nome che nasce da un patto di ferro tra Berlusconi e Salvini’
Non mancano gli attacchi da parte dell’opposizione. Il senatore dem Salvatore Margiotta si è detto ansioso di capire se “il M5s avrà il coraggio di votare un nome, gia’ bocciato dalla Vigilanza e che, per giunta, nasce da un patto di ferro tra Berlusconi e Salvini. Non sfugge a nessuno che Foa – ha aggiunto – rappresenti una parte della trattativa, tutta interna al centrodestra, per il rilancio della coalizione in vista delle elezioni regionali”.
Rita Borioni, membro del CdA Rai, subito dopo la seduta ha detto: “Ho presentato formale diffida a procedere all’elezione di Marcello Foa, visti i chiarissimi profili di illegittimita’ della stessa. Nonostante cio’, il Cda ha deciso di procedere ugualmente. A questo punto mi riservo qualsiasi azione a tutela dell’azienda stessa. La Rai – ha concluso Borioni – non dovrebbe forzare regole e procedure consolidate per sottostare ai diktat di alcune fazioni politiche”.