Un’offensiva coordinata contro i rischi che i più giovani corrono in rete, con particolare attenzione a reati informatici sempre più diffusi come cyberbullismo e stalking online. E’ questo in sintesi il succo dell’accordo fra diverse associazioni dei consumatori, in particolare i comitati regionali di Unione Nazionale Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons, che hanno lanciato il progetto “Questione di privacy”, finanziato dalla Regione Lazio-Programma 2014 Utenti e Consumatori.
“I nativi digitali appartenenti alla generazione 2.0 sono le principali vittime del furto di identità sul web e sui social network: secondo una ricerca di Unicri e Cpp Italia la sicurezza dei dati sensibili è a rischio non solo per chi va sul web regolarmente (circa 55%) ma anche per chi non ci va mai (34%); l’82,5% degli intervistati rilascia abitualmente il nome e cognome; il 59% la data di nascita, il 48% l’indirizzo e il 33% il numero di cellulare ma anche carta di credito o il suo pin”, si legge in una nota dell’Unione Nazionale Consumatori.
Dal furto del profilo di Facebook all’intercettazione delle coordinate bancarie, il progetto mira a sensibilizzare i ragazzi dagli undici anni in poi sui reati informatici, con una particolare attenzione ai fenomeni sempre più diffusi di stalking e cyberbullismo.
I materiali informativi saranno diffusi attraverso il canale tv del digitale terrestre Codacons Tv e soprattutto attraverso la pagina Facebook dell’iniziativa in modo da raggiungere più facilmente i giovanissimi e facilitare l’interazione. Inoltre saranno realizzate delle cartoline con utili decaloghi sul tema, distribuite negli sportelli territoriali delle associazioni e attraverso la rete di partner del progetto: Kreattiva, Zainet (Mandragola editrice), Telefono Azzurro e Res Castelli Romani in contatto con ragazzi delle scuole.