Con l’arrivo dell’estate riprende la ricerca delle migliori strategie disponibili per combattere temperature elevate e afa. Il condizionatore rimane il sistema più efficace per trovare refrigerio durante le ore trascorse in casa o in ufficio ma, in un periodo di alta inflazione e di prezzi dell’energia elevati, è lecito chiedersi qual è il suo peso sulla bolletta della luce.
Per chi ha intenzione di combattere il caldo a suon di condizionatore c’è una buona notizia: i prezzi elevati dell’energia raggiunti nel 2022 sembrano essere un lontano ricordo e le attuali tariffe elettriche, sia sul mercato a maggior tutela sia su quello libero, permettono di usare il condizionatore senza temere stangate. Per tenere a bada i costi è comunque utile verificare qual è la classe di efficienza energetica dell’apparecchio, ridurre i tempi di utilizzo e andare a caccia delle offerte più convenienti sul mercato libero.
Il comparatore di SOStariffe.it velocizza la ricerca delle tariffe luce più vantaggiose, permettendo di mettere a confronto le offerte di più fornitori di energia e di scegliere quella con il prezzo più basso. In questo modo, sarà possibile alleggerire la bolletta anche senza rinunciare al condizionatore.
Quanto si spende in bolletta se si usa il condizionatore
Stimare la spesa effettiva che deriva dall’utilizzo del condizionatore è difficile, perché dipende da tanti diversi parametri. Tra i principali che devono essere presi in considerazione ci sono:
- la classe di efficienza energetica dell’elettrodomestico;
- la tecnologia usata dal condizionatore;
- il tempo e le modalità di utilizzo;
- la temperatura impostata;
- il costo al kWh applicato dal proprio fornitore di energia elettrica.
La classe di efficienza energetica è il parametro più importante di tutti. Secondo un sistema di classificazione standardizzato, gli elettrodomestici sono classificati in una scala che va dalla classe A+++ (la migliore) alla classe G (la peggiore), sulla base del loro consumo annuo. Indicativamente, i condizionatori più efficienti hanno un consumo di 170 kWh, mentre quelli meno efficienti consumano oltre 400 kWh di energia. È facile intuire come scegliere un condizionatore che appartiene alla classe A+++ abbia un peso in bolletta sensibilmente inferiore rispetto a un condizionatore di classe G.
Oltre all’efficienza energetica, bisogna anche considerare il tipo di condizionatore che si sta utilizzando. Anche se si parla genericamente di condizionatore d’aria, in commercio si può scegliere tra climatizzatori e condizionatori. I primi permettono di regolare in maniera indipendente i livelli di umidità e temperature, fissando la soglia che si vuole raggiungere, mentre i secondi permettono esclusivamente di raffrescare l’aria, senza poterne controllare la temperatura.
Diversi modelli recenti di condizionatori sono dotati della funzionalità pompa di calore. In questo caso l’elettrodomestico, oltre a raffrescare l’aria, permette di riscaldarla durante i mesi invernali. Usare il condizionatore in entrambe le modalità comporta un aumento delle ore di utilizzo annue e, di conseguenza, dei costi addebitati in bolletta.
Le modalità con cui si utilizza il condizionatore possono far variare notevolmente i costi. Accendere il condizionatore solo per un paio d’ore al giorno nelle ore più calde per far scendere di qualche grado la temperatura in casa o tenerlo acceso per tutta la giornata ha un forte impatto sui consumi e sui costi. Anche la temperatura scelta influisce sui costi: più è la differenza tra la temperatura esterna e quella impostata con il condizionatore, maggiori saranno i consumi elettrici.
Infine, per poter stimare i costi del condizionatore in bolletta è necessario considerare il prezzo a kWh della componente energia. Prendendo come riferimento la tariffa valida per il secondo trimestre del 2023 per chi è nel regime tutelato (0,2375 €/kWh), il costo annuo di utilizzo di un condizionatore si aggira attorno ai 40 euro per i modelli più efficienti e attorno ai 100 euro all’anno per i modelli meno efficienti, ipotizzando un utilizzo annuo pari a 350 ore.
Come risparmiare sulla bolletta della luce se si usa un condizionatore
Per riuscire ad abbassare i costi della bolletta elettrica se non si vuole rinunciare all’utilizzo di un condizionatore si può:
- ottimizzare il consumo del condizionatore, alzando la temperatura della stanza o riducendo le ore di accensione;
- approfittare degli incentivi fiscali in vigore per acquistare un condizionatore più efficiente dal punto di vista energetico;
- cercare le migliori offerte luce sul mercato libero.
Chi vuole acquistare un nuovo condizionatore può approfittare di due diverse versioni dell’ecobonus:
- la prima, utilizzabile in caso di ristrutturazione edilizia, prevede la detrazione del 50% del costo di acquisto del condizionatore;
- la seconda, con percentuale di detrazione del 65%, accessibile in caso di sostituzione del vecchio impianto di condizionamento con un nuovo impianto ad alta efficienza energetica.
Anche abbassare i costi elettrici agendo sulle tariffe della luce è un’ottima strategia per contenere i consumi. Mettendo a confronto le offerte dei fornitori sul mercato libero della luce è possibile individuare le offerte che prevedono i costi minori, rispetto a quelle in vigore sul mercato tutelato e rispetto alle altre proposte sul mercato libero. Il comparatore di SOStariffe.it facilita questa ricerca, permettendo di mettere a confronto le offerte dei diversi fornitori di energia e di selezionare le più convenienti sulla base dei propri consumi stimati.