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Quanto guadagna un professore universitario?

Ci sono docenti universitari che guadagnano fior di quattrini ogni anno, ma non nel nostro paese. Infatti: quanto guadagna un professore universitario in Italia? Lo stipendio di un professore ordinario, cioè un docente titolare di cattedra, varia da 3.300 a 4mila euro al mese. Sono gli ultimi dati, relativi al 2021, comunicati dal Miur, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Il salario non è inferiore neppure per un professore associato, a contratto o per un ricercatore, come vedremo dopo.

Sono tanti soldi, ma bisogna sapere che lo stipendio di un professore universitario italiano è tra i più bassi a livello europeo, gli aumenti salariali sono pochi e bisogna attendere anni prima che gli arretrati vengano saldati. Tanto è vero che la richiesta di aumento dello stipendio è uno dei motivi per cui spesso i professori scendono in piazza a protestare.

Stipendio dei docenti in aumento nel 2022

Con la legge di bilancio 2022 sono previste importanti novità per lo stipendio dei docenti perché è stata stanziata una dotazione complessiva di 290milioni per la valorizzazione della professione docente. Questo consente agli insegnanti di avere un aumento in busta paga pari a 100 euro. Saranno, inoltre, saldati tutti gli arretrati che comportano una base di  aumento medio in busta paga del 3,78% per le retribuzioni dei dipendenti pubblici.

Un professore associato guadagna fino a 2.700 euro

Quindi, un docente si ritroverà nella prossima busta paga almeno 100 euro in più rispetto al suo stipendio.  Ma quanto guadagna un professore universitario di base? Come abbiamo detto un docente titolare di cattedra percepisce mensilmente tra i 3.300 e i 4mila, un professore associato, invece, si ferma a 2.200-2.700 euro al mese. Lo stipendio di un professore universitario a contratto, invece, semplicemente, non esiste: la sua retribuzione viene calcolata su una base oraria e in media la tariffa base è di 40-60 euro (sessioni di esami escluse). E lo stipendio di un ricercatore a quanto ammonta? Un laureato che vuole proseguire la carriera accademica con un dottorato di ricerca all’università lavora 250-350 ore e guadagna tra i 1.200-1.700 euro al mese.

Come si diventa ricercatore universitario in Italia

Non è difficile diventare ricercatore universitario; basta infatti accedere, dopo aver conseguito la laurea magistrale, al dottorato di ricerca dell’università e superare il concorso di accesso. Il dottorando, se viene selezionato, deve elaborare nei 3 anni di dottorato di ricerca (in alcune università gli anni sono 5) ricerche, pubblicare libri e saggi su riviste scientifiche e ovviamente redigere una tesi di ricerca. Chi non abbia le finanze necessarie ad affrontare le spese di formazione post laurea deve cercare di vincere la borsa di studio o un assegno di ricerca.

Quanto guadagna un professore universitario? Un confronto tra gli stipendi a livello europeo

Il livello salariale è correlato al Pil (Prodotto Interno Lordo) di un paese, ovvero più è alto il Pil pro capite e più alto è il salario medio annuo. Questo infatti è quanto emerge dall’ultimo rapporto di Eurydice “Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe – 2019/20″, elaborato combinando i dati della rete Eurydice (che raccoglie le informazioni sull’istruzione a livello europeo) con quelli dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Secondo l’analisi comparativa, basata su un confronto degli stipendi degli insegnanti a inizio carriera e i successivi scatti di anzianità retribuiti, il salario di base di un insegnante neoassunto in 4 paesi dell’Unione Europea (Romania, Ungheria, Polonia e Bulgaria)  è inferiore ai 9mila euro annui. Cifre così basse si registrano anche in altri paesi dove per l’appunto il Pil è basso, come in Albania, in Serbia, in Turchia, in Bosnia, in Macedonia del Nord. Lo stipendio base è al di sotto dei 20mila annui, invece, in Grecia, Lituania, Lettonia, Croazia, Estonia, Slovenia e Slovacchia.

Quanto guadagna un professore universitario in un anno

In Italia lo stipendio iniziale di un docente rientra in un range compreso tra i 22 e i 29mila euro lordi all’anno, come in Francia, in Portogallo e a Malta. Invece, in Irlanda, Belgio, Austria, Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, Norvegia, Spagna, Islanda il salario di base annuo è di 30-49 mila euro. Guadagnano ancora di più i danesi, i tedeschi e gli svizzeri: ben 50mila euro all’anno.

Gli scatti di anzianità di un docente universitario

Gli scatti di anzianità comportano un ulteriore aumento dello stipendio. Come vengono calcolati? In Italia un docente percepisce un aumento del 12% in più per i primi 12 anni di carriera, un +6% dopo 16 anni accademici e solo +2,5% dopo 28 anni lavorativi. Per avere un aumento del 50% un insegnante italiano deve lavorare almeno 35 anni.

Il numero medio di anni necessari affinché ci sia lo scatto di anzianità varia, ovviamente, di paese in paese. Secondo i dati della rete Eurydice, in Portogallo un docente universitario può ottenere un aumento del 116% durante la sua carriera. In Danimarca bisogna aspettare 12 anni prima di avere il massimo scatto di anzianità, mentre in Ungheria, Polonia, Paesi Bassi e Irlanda addirittura devono passare 42 anni di servizio. Lo stipendio iniziale, invece, può aumentare già nei primi 15 anni di carriera nei Paesi Bassi, dove l’aumento può superare anche il 105% nei successivi anni di servizio. Così come in Portogallo, dove l’aumento percentuale totale può essere anche il doppio di quello iniziale ma solo dopo di 34 anni di servizio. In Francia, diversamente, già dopo 29 anni di servizio si ha un aumento dello stipendio iniziale pari al 70%.

Quanti sono i professori universitari in Italia

Come abbiamo visto ci sono  diversi “tipi” di professori universitari. Al vertice c’è il professore ordinario, titolare di cattedra, ma accanto a questa figura c’è quella del professore associato oltre ai ricercatori. Complessivamente queste tre figure portano il totale dei professori universitari a quota  57.000, secondo gli ultimi dati disponibili. Naturalmente la maggior parte di questi prestano servizio degli atenei pubblici: sono 53.500 mentre 4.100 sono quelli che insegnano in Università private. Complessivamente i professori universitari ordinari sono 14.800, 18.800 sono i ricercatori e 23.500 gli associati mentre 400 sono i professori straordinari.

I dati si riferiscono al: 2021

Fonte: Miur, Eurydice, Ocse

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