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I prezzi dei fiori da regalare a San Valentino. Si arriva a 2,5 euro per ogni stelo
Le leggenda narra che San Valentino, vissuto nell’odierna Narni in epoca romana, volle rappacificare due fidanzati che stavano litigando offrendo loro una rosa. Questo segnò l’inizio della tradizione di regalarsi questo fiore tra innamorati il 14 febbraio, giorno dedicato al santo che le coglieva in un giardino, noi invece oggi solitamente le compriamo. Ma quanto costa un mazzo di rose? Quanto dobbiamo pagare se vogliamo andare sul classico e rappresentare con esse l’amore per il partner?
Quanto costa un mazzo di rose
Nel mese di febbraio, a ridosso della festa degli innamorati, tantissimo. Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, oltre a quelli della verdura e della frutta, raccoglie anche i prezzi dei fiori nelle principali piazze d’Italia, settimana per settimana, mese per mese. Secondo le ultime rilevazioni sul mercato di Roma uno stelo di rosa rossa di 80/90 cm arriva a 2,50 euro all’ingrosso. Basta che sia di poco più corto, di 60/70 cm, per costare molto meno, solo un euro. Se si opta per altri colori il prezzo scende a 60 centesimi. Questa enorme varietà ha una sola causa: San Valentino. Ismea stessa, infatti, segnala che nella prima settimana di febbraio 2022 il prezzo di una rosa rossa è raddoppiato.
Un mazzo di rose costa il doppio nel mese di febbraio
Non stupisce, quindi, che anche l’andamento medio nazionale dei prezzi mensili delle rose rosse appaia piuttosto erratico. Il picco, manco a dirlo, è a febbraio, quando all’ingrosso costano 1,03 euro a stelo, in base alle rilevazioni del 2021. Naturalmente la cifra aumenta se ci si trova in una grande città, come a Roma, appunto, e se si sceglie un gambo più lungo. A partire da marzo, quando scende a 83 centesimi a stelo il prezzo diminuisce, come si può notare dall’infografica sopra. Ad aprile cala a 73 centesimi, a maggio a 69. In estate si raggiunge il minimo: a giugno per una rosa rossa, sempre all’ingrosso, si paga 66 centesimi a stelo, mentre a luglio e agosto solo 54 e 49 rispettivamente.
Come accade per la frutta e la verdura ha un’influenza sui costi il fatto che proprio la fine della primavera e l’estate sono le stagioni in cui le rose fioriscono e si possono raccogliere. L’offerta aumenta e conseguentemente i prezzi diminuiscono. Non a caso riprendono ad aumentare con i primi freddi: a settembre si pagano 59 centesimi a stelo e a ottobre 65, mentre a novembre vi è un leggero calo, a 60 centesimi. Forse per una minore domanda? Questi sono i numeri, ricordiamolo, del 2021, che chiaramente risentono ancora in parte dell’emergenza pandemica, ma anche delle riaperture e delle fiammate inflazionistiche. Tanto è vero che i prezzi delle rose rosse risultano essere cresciute di ben il 23% tra il dicembre 2020 e l’ultimo trascorso, passando da 56 a 64 centesimi.
L’impatto dell’inflazione sul prezzo delle rose
L’influenza del carovita, aumentato un po’ ovunque e in quasi tutti i settori, è stato molto importante soprattutto nel determinare quanto costano le rose rosse provenienti dall’estero. Nella stagione fredda, infatti, molti fiori vengono importati dalle aree in cui il clima consente di coltivarli o da dove vengono prodotti in serra. Naturalmente il loro prezzo è più alto, non tanto in febbraio, quando a contare è più l’alta domanda per San Valentino che i costi di trasporto, ma negli altri mesi. Anche in quelli in cui si spende meno per una rosa rossa, se questa è di provenienza estera non si scende sotto i 79 centesimi.
Questo è accaduto lo scorso anno, che però è stato caratterizzato anche da un incremento dei prezzi decisamente notevole dopo l’estate, che li ha portati a superare a dicembre i livelli dello stesso febbraio, e a gennaio 2022 a raggiungere un euro e 8 centesimi a stelo. Con tutta probabilità questo San Valentino le rose rosse estere costeranno molto di più dell’anno scorso e si batteranno nuovi record.
Quanto costano le rose di colore diverso dal rosso
E quanto costa un mazzo di rose di colore diverso dal rosso? Buona domanda, perché se si vuole risparmiare occorre puntare su altre tonalità. Del resto, come spiegano gli esperti del linguaggio dei fiori, la diversa colorazione può servire a veicolare messaggi, con il giallo che segnala gelosia, il bianco purezza, l’arancio fascino. Di recente si è aggiunto anche il blu, che rappresenta il mistero.
Il prezzo delle rose non rosse, tra l’altro, non è solo più basso, ma anche più stabile, sempre se prendiamo come riferimento quello medio all’ingrosso comunicato da Ismea. Non sappiamo se determinati colori abbiano dei picchi di prezzo, ma mediamente nel 2021 questo è oscillato tra un massimo di 52 centesimi a stelo a marzo e un minimo di 33 centesimi in agosto. Negli ultimi mesi vi è stata una quasi totale stabilità, intorno ai 40 centesimi.
Le oscillazioni dei prezzi degli altri fiori
Le statistiche che ci dicono quanto costano le rose rosse soprattutto a febbraio, comunque, indicano che gli italiani sono ancora legati alla tradizione, e che è questo tipo di fiori che prediligono per comunicare i propri sentimenti al partner. In altri momenti dell’anno, però, sono anche le altre varietà a essere acquistate in gran numero, soprattutto se l’occasione è differente da una dichiarazione di amore. Matrimoni, funerali, nascite, semplici omaggi richiedono fiori di tipo differente.
Ismea ci dice che anche il loro prezzo, comunque, può variare in base ai mesi e alle stagioni, anche se meno di quanto accada alle rose. Quello del garofano, per esempio, nel 2021 ha toccato un minimo in estate, come le rose, quando costava solo 14 centesimi a stelo, e ha poi vissuto un aumento successivamente, arrivando, però, a non più di 18 centesimi nel gennaio 2022.
Più ampie le oscillazioni dei crisantemi, che toccano, invece, un massimo di prezzo in ottobre e novembre in occasione della Festa dei defunti. Nel 2021 in questi due mesi costavano 52 centesimi a stelo, mentre sia in gennaio che in luglio solo 29 centesimi. Nel febbraio scorso i centesimi da pagare all’ingrosso per uno stelo di crisantemo erano 38. Molto meno che per uno di rosa. Non per questo, tuttavia, vedremo mai un innamorato regalare alla fidanzata un crisantemo a San Valentino. La tradizione con tutta probabilità vincerà sempre.
Perché regalare le rose rosse a San Valentino?
I fiori tradizionalmente associati a San Valentino sono le rose rosse, che simboleggiano l’amore e la passione. Tuttavia, ci sono anche molti altri fiori che possono essere regalati in questa occasione, a seconda dei gusti personali della persona a cui si sta regalando. Ad esempio, i tulipani rossi sono spesso associati all’amore perfetto, mentre i gigli bianchi possono rappresentare la purezza e l’innocenza dell’amore.
I dati si riferiscono al: 2021-2022
Fonte: Ismea