Dopo il blocco “immaginario” dell’autostrada A22 di Google Maps, è diventata di dominio pubblico la notizia della cancellazione dell’intero Cloud del fondo pensionistico australiano UniSuper da parte di Google, azione che ha bloccato per oltre 15 giorni un fondo d’investimento da 135 miliardi di dollari.
Google cancella l’intero cloud di UniSuper: cosa è successo
Ad inizio maggio 620mila membri del fondo pensionistico australiano UniSuper sono rimasti per una settimana senza accesso ai loro conti dopo che un errore di configurazione di Google Cloud ha portato alla cancellazione dell’account del cloud privato del fornitore di servizi finanziari.
UniSuper ha dovuto quindi procedere al ripristino del proprio account ricorrendo ai backup di emergenza effettuati tramite servizi terzi/esterni; nel complesso la situazione si è risolta per il meglio, ma il fondo è rimasto inagibile per circa due settimane, più precisamente dal 2 al 15 maggio.
Troppo potere a Google?
Tutto è partito dal fatto che qualcuno ha per errore lasciato un parametro vuoto durante la prima configurazione dell’ambiente cloud dell’account tramite un tool interno. Questa apparentemente piccola disattenzione ha sostanzialmente attivato un timer per l’auto-cancellazione dell’account dopo un determinato periodo di tempo – timer che è scaduto, appunto, il 2 maggio. Per la stessa natura del tool interno, non è stata generata alcuna notifica o avvertimento per l’account, che semplicemente da un giorno all’altro si è ritrovato senza account.
Nelle settimane successive Google ha pubblicato un resoconto dettagliato di ciò che è successo, e ha spiegato le iniziative che implementerà per far sì che non ricapiti mai più.
“Si tratta di un evento isolato, ‘unico nel suo genere’, che non si è mai verificato prima con nessuno dei clienti di Google Cloud a livello globale”, hanno detto Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud, e Peter Chun, Ceo del fondo pensione australiano UniSuper. Ma se capitasse a qualche governo o istituto bancario?
Stando infatti a Quartz, Google Cloud conta circa il 60% delle 1.000 aziende più grandi del mondo e il 90% degli unicorni dell’IA generativa tra i suoi clienti. Inoltre, quasi mezzo milione di società in tutto il mondo utilizzano Google Cloud come “platform-as-a-service” o strumento per i clienti, tra cui Volkswagen e Royal Bank of Canada. Anche il governo degli Stati Uniti e le agenzie di intelligence, ricorda Quartz, hanno utilizzato sempre più spesso i servizi cloud per l’archiviazione dei dati. La National Security Agency statunitense, per esempio, ha siglato un accordo da 10 miliardi di dollari con Amazon per spostare i dati di sorveglianza dell’intelligence sul cloud dell’azienda e il Pentagono ha stipulato un contratto da 9 miliardi di dollari con Microsoft, Google, Oracle e Amazon per i servizi di cloud computing.