Pubblicità occulta sui social. Campbell, J.Lo, Kardashian e altre 42 celebrities richiamate dall’Authority USA

“Caro influencer”, inizia così la lettera che la Federal Trade Commission (FTC) ha inviato a 45 celebrities americane che su Instagram postano foto palesemente di natura pubblicitaria, ma prive o con scarse informazioni per indicare il contenuto sponsorizzato. Con questa iniziativa, unica nel mondo, l’Agenzia nazionale di difesa dei consumatori statunitensi vorrebbe porre fine al fenomeno della pubblicità occulta sui social, largamente diffusa anche in Italia e in seguito alla nostra inchiesta (Sembrano selfie, ma è pubblicità camuffata: 7 casi scovati sui social) l’Unione nazionale dei consumatori ha presentato un esposto all’Antitrust.

Cosa c’è scritto nella lettera

L’Authority Usa è stata chiara nella comunicazione scritta ai 45 influencer, per lo più donne, e diretta anche ai responsabili delle aziende con le quali le star hanno stipulato un contratto pubblicitario: “Se c’è un rapporto contrattuale tra l’influencer e l’azienda il cui brand è visibile nella foto pubblicata su Instagram allora deve essere comunicato in maniera chiara ed evidente”, altrimenti s’inganna il consumatore-social e la pubblicità diventa occulta. La FTC ha indicato concretamente le linee guida per postare un contenuto che rispetti la normativa sulla pubblicità e al contempo quelle in difesa dei diritti dei consumatori: comunicare subito se la foto mostra un prodotto sponsorizzato e quindi scrivere l’hashtag della campagna pubblicitaria e del brand nelle prime tre righe del post, perché gli utenti, soprattutto chi naviga da smartphone, cliccano raramente su “altro” per visualizzare il testo completo.

Con l’applicazione di questa semplice, ma fondamentale “regola” ci chiediamo se le foto postate dai 45 influencer continueranno a ricevere migliaia o milioni di ‘Mi Piace’ e cuoricini oppure questa alta percentuale di interazioni inizierà a diminuire perché molti utenti inizieranno a rendersi conto che il loro ‘Like’ è un vero e proprio apprezzamento alla pubblicità, un endorsement al brand. Che può anche esserci, ma deve venire da un consumatore che è consapevole di trovarsi di fronte a una pubblicità e non a un semplice selfie.

Gli “influencer” richiamati

Ecco i nomi dei 45 influencer richiamati dalla Federal Trade Commission, fonte: wwd.com