Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di marzo stabile a -0,2% (-2,9% senza search e social), portando il trimestre a +1,0%, rispetto allo stesso periodo del 2017. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, l’andamento del trimestre registra un calo del -1,3%.
“Il primo trimestre dell’anno si chiude in crescita, seppur modesta, ma con un rallentamento rispetto all’andamento del bimestre, com’era prevedibile” – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “Contrariamente ai buoni dati di venduto della Grande Distribuzione a marzo (+7,5%), dovuti anche alla Pasqua, gli investimenti pubblicitari sono rimasti mediamente in stallo, anche se non su tutti i mezzi. Si tratta di una situazione complessa, caratterizzata da settori in grande spinta comunicativa ed altri in drastica frenata: difficile trovare un “fil rouge” se non il parallelo con lo stallo politico, e di conseguenza economico, entro il quale le aziende si trovano ad operare”. Relativamente ai singoli mezzi, la TV cala nel singolo mese del -2,7% e chiude il trimestre a -0,6%.
Sempre in negativo i quotidiani, che a marzo perdono il -10,1%, consolidando il periodo cumulato gennaio marzo a -9,3%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che per il trimestre, con cali rispettivamente del -10,8% e -11%. La radio continua l’andamento positivo e, grazie al +10% di marzo, porta a +7,1% l’incremento del periodo gennaio – marzo.
Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo trimestre dell’anno chiude in positivo a +7,7% (+2,5% se si escludono il search e il social).
Il cinema è in crescita del 43,1%, così come il transit (+13,1%) e la GoTv (+33,2%). Sostanzialmente stabile l’outdoor a -0,4%.
I settori
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 9 in crescita, con un apporto di circa 38,6 milioni di euro.
Alla buona performance di distribuzione (+2,2%), cura persona (+4,3%) e bevande (+8%), si contrappone il calo di alimentari (-0,9%), farmaceutici (-10%) e telecomunicazioni (-12,9%). Inversione di tendenza nel trimestre per toiletries (-11,4%) e media/editoria (-3,5%).
Tra gli altri settori che contribuiscono alla crescita si segnala il buon risultato in termini di investimenti pubblicitari del tempo libero (+34,5%), industria/edilizia/abitazione (+25,4%) e enti e istituzioni (+33,5%).
“Il cambio di marcia auspicato il mese scorso in vista della formazione di un nuovo Governo può dirsi ancora disatteso” – conclude Dal Sasso. “Si prospetta una situazione generale poco favorevole a una ripresa convinta del mercato, dovuta all’incertezza politica tutt’altro che superata, ancora oggi a più di due mesi dalle elezioni. Ogni previsione è inevitabilmente legata agli imminenti sviluppi e ai segnali del mercato a maggio, che per il primo semestre rappresenta storicamente il mese di picco per la raccolta pubblicitaria”.