L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato la società Meta Platforms Ireland Limited Ltd. per 5.850.000,00 euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo secondo l’articolo 9 del cosiddetto “Decreto Dignità”, varato nel 2018 dal Governo Conte. Spot e sponsorizzazioni giochi, scommesse e gioco d’azzardo sono vietati.
Il procedimento, avviato a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Autorità e conclusosi con la Delibera n. 331/23/CONS, ha accertato:
- la presenza di contenuti di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, su 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook),
- nonché di 32 contenuti “sponsorizzati”, ossia diffusi dietro pagamento sui predetti social media, atti a promuovere e/o pubblicizzare attraverso video e immagini attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro.
L’accusa: “Meta ha addirittura consentito la sponsorizzazione dei post su gioco d’azzardo”
La società Meta, analogamente a quanto recentemente deliberato nei confronti di Google Ireland Ltd. (delibera n. 317/23/CONS) e Twitch Interactive Germany GmbH (delibera n. 316/23/CONS), è stata ritenuta responsabile, in quanto titolare dei mezzi di diffusione, ossia le piattaforme di condivisione video “Facebook” e “Instagram”, per i 32 contenuti “sponsorizzati”; in particolare, è emerso come la Società non si sia limitata ad ospitare, con modalità puramente tecniche, passive ed automatiche, i contenuti caricati dagli utenti, ma abbia offerto un vero e proprio servizio pubblicitario; tale circostanza mette la stessa Società in condizione di conoscere l’illiceità del contenuto.
Per quanto concerne i 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), la Società è stata ritenuta responsabile solo per 5 account in quanto, a seguito della notifica dell’atto di contestazione – che segna il momento in cui la società ha avuto piena consapevolezza dei contenuti illeciti diffusi – ha provveduto a rimuovere solo 11 dei 18 profili/account segnalati. La decisione è coerente con quanto previsto dall’articolo 6, comma 1, lett. b) del Regolamento per i servizi digitali (DSA).
All’irrogazione della sanzione si accompagna, inoltre, un ordine di notice & take down, nonché un ordine di notice & stay down.