Di William D. Eggers
Hoepli editore
Data di pubblicazione: maggio 2017
ISBN: 9788820379919
Pagine: 216
Prezzo: € 19,90
Vi piacerebbe fare la dichiarazione dei redditi online o fondare un’azienda nel giro di pochi minuti? In Estonia è già possibile. Perché allora alcuni enti statali usano ancora software risalenti agli anni Sessanta e non prevedono di aggiornarli? Quando a ottobre 2013 il sito HealthCare.gov è stato messo online, molti lo hanno definito una catastrofe. Dal punto di vista della pubblica amministrazione statunitense, però, il sito ha rappresentato un punto di svolta, evidenziando la necessità che le istituzioni pubbliche raggiungessero l’eccellenza nel campo del digitale e ispirando centinaia delle migliori e più brillanti menti tecnologiche a radunarsi a Washington con la speciale missione di modernizzare la pubblica amministrazione.
Come si fa a prendere una pubblica amministrazione interamente basata su schemi analogici tipici dell’era industriale e a riprogettarla in modo che diventi interamente digitale? Bisogna riuscire a concepirne una totalmente nuova. Provate a immaginare un sistema carcerario che impiega tecnologie digitali per far rientrare nella società, in maniera rapida e sicura, i colpevoli di reati non violenti. Provate a immaginare un’assistenza sanitaria che garantisce a ogni assistito una user experience personalizzata. Oggi disponiamo degli strumenti digitali (cloud computing, dispositivi mobili, analisi) e del talento necessari a implementare davvero una trasformazione reale. Questo libro rappresenta la guida perché questo possa essere messo in pratica e per arrivare ad avere una pubblica amministrazione fondata sul digitale.
William D. Eggers, un’autorità nel campo della partnership fra pubblico e privato e in quello della riforma della pubblica amministrazione, è responsabile per Deloitte dell’eminence per il Settore Pubblico. Ha scritto nove libri, fra cui il best seller If We Can Put a Man on the Moon. I suoi commenti sono apparsi su diversi mezzi di informazione come il New York Times, il Wall Street Journal e il Washington Post. Potete seguire su Twitter il suo account @wdeggers.