Egaf editore
Data di pubblicazione: 2018
ISBN: 978-88-8482-856-9
Pagine: 224
Prezzo: € 15,00
Il nostro modo di comunicare e di rapportarci agli altri e al mondo è profondamente mutato con l’avvento della grande rete internet e con i social network.
La “rete” consente di azzerare tempi e distanze nella comunicazione globale e di rendere praticamente immediati l’accesso e il trasferimento di dati e di documenti digitali.
Questo “sistema” introduce vantaggi evidenti, ma comporta anche rischi e “costi” notevoli da non sottovalutare che necessitano di una regolamentazione che ogni Stato è chiamato ad adottare.
Ogni volta che navighiamo in Internet, infatti, forniamo ai gestori del web dati personali e informazioni su nostre abitudini e nostri comportamenti. Tutto quello che scriviamo, pubblichiamo o visualizziamo è costantemente “tracciato”.
I gestori delle pagine visitate e dei motori di ricerca acquisiscono queste “tracce” sia per fini economici e commerciali. sia per conoscere opinioni, preferenze e giudizi: una massa di informazioni, gratuitamente raccolte, per influenzare od orientare l’opinione pubblica grazie a sistemi automatizzati che in pochi secondi consentono di analizzare enormi quantità di dati personali e di valutare gli utenti sotto diversi aspetti: attività professionale, situazione economica, salute, preferenze, interessi, affidabilità, comportamento, ubicazione e spostamenti. Stiamo parlando del cd “big data”.
Con il regolamento (UE) 2016/679, meglio conosciuto come GDPR (General Data Protection Regulation – Regolamento Generale Protezione Dati – RGPD), che questa pubblicazione illustra, l’UE ha introdotto vincoli e garanzie per il trattamento dei dati personali.
Si tratta di norme volte a garantire la correttezza del trattamento a partire dalla fase della sua progettazione con un approccio innovativo basato sul principio di “responsabilizzazione” del titolare al quale è attribuito il compito di garantire il rispetto delle disposizioni normative adottando misure preventive adeguate onde prevenire i rischi per i diritti e le libertà degli interessati e di dimostrare in che modo le misure adottate siano in grado di garantire l’osservanza della disciplina.
Inoltre per i trattamenti che comportano un rischio elevato, il titolare è tenuto ad effettuare, prima di darvi inizio, una valutazione dell’impatto e, se ritiene che le misure tecniche e organizzative individuate non siano sufficienti a ridurre il rischio, a consultare l’autorità di controllo (Garante privacy per l’Italia) che può prescrivere ulteriori misure o vietare il trattamento.
A differenza del passato, quindi, l’autorità di controllo interviene in una fase successiva in quanto il GDPR attribuisce al titolare del trattamento la responsabilità di individuare modalità, misure e valutazioni per rendere corretto il trattamento dei dati personali e salvaguardare i diritti e le libertà degli interessati.
Struttura
A | TRATTAMENTO DATI PERSONALI E DISCIPLINA DELLA PRIVACY |
A1 | Principi europei per il trattamento di dati personali |
A2 | Primo approccio al nuovo regolamento (UE) 2016/679 |
A3 | Definizione di dato personale |
A4 | Introduzione al trattamento dei dati |
A5 | Premesse per nomina responsabile protezione dati |
A6 | Principi di trattamento corretto di dati personali |
A7 | Misure di sicurezza a protezione dei dati |
A8 | Trattamento di dati personali dei minori |
A9 | Rimedi e ricorsi su protezione dati nel codice privacy |
A10 | Banche dati polizia |
A11 | Trattamento dati codice PNR per contrasto reati gravi e terrorismo |
A12 | Reclami e ricorsi nel regolamento (UE) 2016/679 |
A13 | Casi di trattamento dati non conforme |
A14 | Decreto di adeguamento privacy al regolamento (UE) 2016/679 |
B | SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA |
B1 | Primi interventi del garante sulla videosorveglianza |
B2 | Intervento dell’ANCI per la videosorveglianza nei comuni |
B3 | Principi per trattamento dati videosorveglianza |
B4 | Provvedimento generale del garante per la videosorveglianza |
B5 | Videosorveglianza e adempimenti dei soggetti pubblici |
B6 | Soggetti privati e informativa per collegamenti con polizia |
B7 | Verifiche preliminari per immagini associate a dati biometrici |
B8 | Notifica preventiva per trattamento dati nel codice privacy |
B9 | Misure di sicurezza e protezione dati videosorveglianza |
B10 | Misure di sicurezza e protezione dati videosorveglianza |
B11 | Settori specifici sottoposti a videosorveglianza |
B12 | Videosorveglianza negli ambienti di lavoro |
B13 | Videosorveglianza nelle strutture sanitarie |
B14 | Videosorveglianza in istituti ed ambienti scolastici |
B15 | Videosorveglianza nel trasporto pubblico di persone |
B16 | Videosorveglianza negli esercizi commerciali |
B17 | Videosorveglianza da remoto e videosorveglianza integrata |
B18 | Sistemi di videosorveglianza gestiti da soggetti pubblici |
B19 | Sistemi di videosorveglianza a tutela della sicurezza urbana |
B20 | Sistemi di videosorveglianza nei depositi di rifiuti |
B21 | Telecamere fittizie a scopo di deterrenza |
B22 | Rilevazione di violazioni stradali con dispositivi elettronici |
B23 | Firma del verbale e tutela della privacy dell’accertatore |
B24 | Videosorveglianza integrata e prescrizioni per soggetti pubblici |
B25 | Videosorveglianza e prescrizioni per privati ed enti pubblici economici |
B26 | Sistemi di videosorveglianza con o senza registrazione delle immagini |
B27 | Trattamento illecito di dati videosorveglianza – prescrizioni garante |
B28 | Videosorveglianza per finalità di pubblica sicurezza e privacy familiare |
B29 | Provvedimenti sanzionatori del garante |
Alfonso Garlisi è un dirigente polizia municipale in quiescenza. Ha pubblicato articoli e commenti in materie di circolazione stradale e di tematiche attinenti principalmente alle competenze di polizia municipale e comunali, ma non solo.