Non se ne parla molto sui media, ma i programmi per bambini stanno diventando molto importanti nei cataloghi degli OTT come Netflix, Amazon, Hulu e HBO.
Lo scrive Businessinsider.com, precisando che Netflix, ad esempio, ha già lanciato 20 programmi originali per bambini e famiglie nel 2016 e in cantiere entro l’anno ne ha altri 15, secondo quanto rivelato dalla società stessa.
Amazon non conta gli stessi volumi di Netflix, ma il numero di programmi per bambini prodotti è lo stesso delle commedie (il doppio del numero di programmi di genere drammatico).
HBO ha fatto notizia l’anno scorso con l’accordo siglato per la trasmissione di Sesam Street (Sesamo Apriti, nella foto con Michelle Obama) il programma cult del Muppet Show con la rana Kermit.
Un motivo di questo trend è che i bambini, per loro natura, sono molto fedeli ai programmi che guardano e per i genitori che hanno comprato la serie è molto più difficile cancellare l’abbonamento.
C’è poi un altro aspetto, forse il più rilevante, per definire il connubio ideale fra OTT e programmi per bambini: Netflix, Amazon e gli altri OTT non trasmettono spot pubblicitari durante i programmi per bambini.
Un vantaggio non secondario per i genitori, che in questo modo non devono fare i conti con le continue richieste dell’ultimo giocattolo visto in tv dai loro figli o della merendina alla frutta che promette faville ma si rivela poi un pezzo di pane gommoso (che alla fine mangiano i genitori).
Un vantaggio strategico non indifferente rispetto ai broadcaster tradizionali, tanto più che i bambini, aggiunge giustamente Businessinsider.com, sono letteralmente plasmati dalla pubblicità.
Se i genitori accettano di pagare l’abbonamento ai programmi per bambini in cambio della pax pubblicitaria sarà difficile tornare indietro.