L’agenzia spaziale americana Nasa (National aeronautics and space administration) ha firmato un accordo multilateriale di cooperazione con Regno Unito, Canada, Australia, Italia, Giappone, Lussemburgo ed Emirati Arabi Uniti per l’attuazione del programma “Artemis”.
L’obiettivo è esplorare di nuovo la Luna e, ovviamente, sviluppare e testare nuove tecnologie spaziali per poi puntare all’esplorazione umana di Marte, ma c’è anche un’altra finalità di massima rilevanza: portare per la prima volta una donna a mettere piede sul nostro satellite naturale entro il 2024.
Anche l’Italia assieme alla Nasa
Il contributo italiano al Programma Artemis, che sarà dettagliato con dei successivi Accordi Attuativi tra l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e la Nasa, riguarderà la fornitura di moduli abitativi per l’equipaggio e la fornitura di servizi di telecomunicazione.
“Un accordo che apre un nuovo, entusiasmante capitolo nell’esplorazione spaziale, dopo 50 anni dal primo sbarco sulla Luna. Questo documento permetterà a noi e alle generazioni future un’esplorazione pacifica, sicura e sostenibile dello spazio con il fine di migliorare la vita sulla Terra”, ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per lo spazio, Riccardo Fraccaro, durante la firma degli Artemis Accord stipulati con la Nasa, nella persona dell’amministratore Jim Bridenstine, e degli altri Paesi partecipanti.
“Artemis sarà il programma internazionale di esplorazione spaziale umana più ampio e diversificato della storia, e gli Artemis Accords rappresentano il mezzo attraverso il quale stabilire questa singolare cooperazione globale,” ha dichiarato l’Amministratore della Nasa, Jim Bridenstine.
I principi guida del programma spaziale Artemis
L’accordo stabilisce una serie di principi guida che dovranno essere rispettati nel corso dell’esplorazione spaziale, per garantire la sicurezza e un comportamento responsabile.
Tali principi guida sono stati elencati dalle pagine dell’Asi e sono: scopi pacifici, trasparenza, interoperabilità, assistenza di emergenza, registrazione di oggetti spaziali, rilascio di dati scientifici, proteggere il patrimonio, risorse spaziali, prevenire conflitti, gestione e trattamento dei detriti orbitali.
Gli Artemis Accords mettono in atto e implementano i principi stabiliti nel Trattato delle Nazioni Unite sullo spazio extra-atmosferico (OST) del 1967, che guidano le attività dei Paesi nell’esplorazione e nell’uso pacifico dello spazio extra-atmosferico.
Le partnership internazionali giocheranno un ruolo chiave nel raggiungimento di tali obiettivi, puntando ad acquisire una presenza sostenibile e stabile sulla superficie della Luna entro la fine di questo decennio.