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Professori universitari e studenti cinesi condannano la Russia: “Solidali con la sofferenza del popolo ucraino”

Come Paese che ha conosciuto le devastazioni della guerra … siamo pienamente solidati con la sofferenza del popolo ucraino”. Questo si legge nella Lettera pubblicata da alcuni professori cinesi sulla piattaforma social WeChat (prima di subire la censura governativa) e quindi rilanciata da Radio Free Asia.

Tra i firmatari ci sono i professori di Storia Sun Jiang dell’Università di Nanchino, Wang Lixin, dell’Università di Pechino, Xu Guoqi, dell’Università di Hong Kong, Zhong Weimin, dell’Università di Tsinghua, e Chen Yan, dell’Università di Fudan.

La Lettera, ripresa anche dalla BBC in lingua cinese, si chiude con la richiesta di porre fine immediata al conflitto, sottolineando la gravità della situazione ed il pericolo concreto che su inneschi una guerra su scala globale.

Separatamente, altri 130 studenti delle principali istituzioni accademiche del Paese hanno pubblicato un documento in cui si chiedeva al Governo di Pechino di onorare gli impegni presi con la risoluzione 984 delle Nazioni Unite, in cui si chiedeva di fare di tutto per evitare il pericolo guerra nucleare e la distribuzione di armi nucleari, favorendo invece la cooperazione internazionale per gli usi pacifici dell’energia atomica.

Abbiamo tutti lo stesso scopo, opporci alla guerra”, ha detto l’ex studente della Renmin University, Lu Nan, alla RFA, “l’invasione russa dell’Ucraina è una sfida alle nostre coscienze”.

Voci di aperto dissenso, anche se marginali. Critiche che certamente avranno infastidito Pechino che, lo ricordiamo, aveva dato indicazioni precisi ai media statali: “evitate di chiamare l’attacco russo all’Ucraina ‘invasione’”.

Secondo il New York Times, comunque, il sentiment dei cinesi riguardo questa guerra, almeno sui social, è tutto pro-Putin e secondo Business Insider la Cina starebbe sostenendo Mosca in questo attacco per riaffermare/giustificare le sue mire su Taiwan.

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