numeri

Produzione vino, in Italia 718mila ettari coltivati

di |

Nonostante la produzione di vino sia ormai diffusa un po’ ovunque nel mondo, dal Medio Oriente al Sud America, la maggior concentrazione di vigneti è in Europa.

Truenumbers è l’appuntamento quotidiano con la rubrica curata dal portale www.truenumbers.it, il più importante sito editoriale di Data Journalism in Italia, fondato da Marco Cobianchi. Una rubrica utile per saperne di più, per approfondire, per soddisfare ogni curiosità, ma sempre con la precisione che solo i numeri sanno dare. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Truenumbers su Key4biz clicca qui.

Sono più di 7,3 milioni gli ettari di terreno occupati dai vigneti in tutto il mondo: l’equivalente di oltre 10 milioni di campi da calcio. Nonostante la produzione di vino sia ormai diffusa un po’ ovunque nel mondo, dal Medio Oriente al Sud America, la maggior concentrazione di vigneti è in Europa. Quasi la metà della superficie vitata mondiale, per la precisione il 45%, si trova all’interno dei confini dell’Unione Europea.

In Italia ci sono 718mila ettari di vigneti

Proprio a causa delle caratteristiche climatiche e di suolo di cui dicevamo, la regione più avvantaggiata per la produzione del vino è quella Mediterranea; tanto è vero che il paese con il più vasto vigneto del mondo è la Spagna, forte di una superficie vitata di 955mila ettari. Il secondo è la Francia (812mila), mentre l’Italia è stabilmente al terzo posto, con 718mila ettari di vigneti. Istintivamente, si sarebbe portati a pensare che a maggior quantità di vigneti corrisponda una maggior quantità di vino prodotto. Ma è davvero così?

L’Italia produce il 19,3% del vino a livello globale

Nel 2022 nel mondo sono stati prodotti 258 milioni di ettolitri di vino, di cui 161,1 milioni (oltre il 62%) nei paesi dell’Unione Europea. In particolare, in tre Stati: ItaliaFrancia e Spagna, che complessivamente producono il 51% del vino del mondo. Proprio nell’ordine in cui li abbiamo elencati. L’Italia, infatti, è il primo produttore mondiale di vino, con 49,8 milioni di ettolitri prodotti nel 2022 (il 19,3% del totale mondiale). La Francia segue da vicino, con 45,6 milioni di ettolitri, mentre la Spagna si ferma a quota 35,7 milioni. Il podio della classifica dei paesi maggiori produttori di vino è quindi tutto europeo, mentre scendendo si fa un giro dei continenti. Al quarto posto ci sono gli Stati Uniti, con 22,4 milioni di ettolitri. Al quinto si va in Oceania, incontrando l’Australia (12,7), mentre al sesto e al settimo posto si va in Sud America con Cile (12,4) e Argentina (11,5). Nella top ten non manca l’Africa: il Sudafrica è l’ottavo paese produttore di vino (oltre dieci milioni di ettolitri).

Produzione di vino: il record del 2018

L’andamento della produzione mondiale del vino segue dei cicli, tra alti e bassi a livello di quantitativi. Le annate più ricche degli ultimi vent’anni sono state quella del 2004, con 295 milioni di ettolitri di vino prodotti. Un’annata ottima, arrivata dopo un piovoso 2002 e un torrido 2003; quella del 2013 (oltre 292 milioni di ettolitri), annata che ha visto risultati storici in particolare in Spagna, Usa, Cile e Sudafrica, ma soprattutto quella del 2018, che ancora oggi rappresenta il record per la produzione mondiale di vino: oltre 295 milioni di ettolitri (facendo meglio anche del 2004), arrivati dopo un 2017 decisamente scarso (sotto i 250 milioni). Naturalmente, tra i principali contribuenti per il record del 2018, ci fu l’Italia, con una produzione nazionale di vino che in quell’anno superò i 54,8 milioni di ettolitri.

Ma il consumo di vino nel mondo continua a calare

Il consumo mondiale di vino nel 2022 è stato di circa 232 milioni di ettolitri. Decisamente meno del 2007, quando a livello globale si consumavano oltre 250 milioni di ettolitri di vino. Un nuovo picco su livelli simili (oltre 245 milioni) è stato toccato nel 2017, mentre dal 2018 il consumo è in calo. Tuttavia, cadute le restrizioni per la pandemia, il consumo ha ripreso a crescere, per quanto a livelli non paragonabili a quelli di 15 anni fa. La tendenza negativa è attribuibile principalmente al calo del consumo di vino in Cina. La ripresa di eventi e attività sociali dopo la pandemia, come previsto, ha contribuito a un aumento dei consumi di vino nel mondo tra il 2021 e il 2022. Di recente però, in conseguenza del conflitto in Ucraina e della crisi energetica, si è assistito a un rilevante aumento dei costi di produzione e di distribuzione del vino, con un aumento significativo dei prezzi al consumo.

Esportazioni di vino: dominio di Italia, Francia e Spagna

Primi paesi per superficie vitata; primi per produzione e anche primi per esportazioni. Il dominio di Italia, Francia e Spagna in fatto di vino non conosce confini. Il commercio internazionale del vino è infatti saldamente nelle mani dei tre paesi europei, che congiuntamente arrivano a esportare 57 milioni di ettolitri di vino, pari al 54% del totale delle esportazioni. Di questi, nel 2022, 21,9 milioni di ettolitri sono stati esportati dall’Italia, 21,2 dalla Spagna e 14 dalla Francia. Il nostro Paese vince a livello di quantità esportate, mentre sui valori è la Francia a fare meglio. Nel 2022 Parigi ha esportato vini per un valore di oltre 12,3 miliardi di euro. L’Italia si è fermata a quota 7,8 miliardi, mentre la Spagna, pur con una quantità di vino esportato simile a quella italiana, realizza valori di export più che dimezzati: 3 miliardi di euro.

I dati si riferiscono al 2022

Fonte: Oiv – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz