Hanno visto le loro creature tecnologiche trasformarsi in qualcosa di diverso rispetto all’identità originaria e alla mission iniziale, per questo motivo hanno deciso di sbattere la porta in faccia a Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, la compagnia proprietaria di WhatsApp e Instagram. “Lascio perché Zuckerberg vuole inserire la pubblicità su WhatsApp, lo ammetto vendendo l’app ho venduto la privacy dei miei utenti”, ha dichiarato a Forbes Brian Acton, cofondatore di WhatsApp. Nel febbraio 2014 Facebook acquistò l’applicazione di messaggistica gratuita istantanea per 22 miliardi di dollari. Le dichiarazioni di Acton arrivano 24 ore dopo le improvvise dimissioni, sempre da Facebook, di Kevin Systrom e Mike Krieger, gli sviluppatori di Instagram. Facebook ha acquistato il social nel 2012 per 1 miliardo di dollari.
Systrom, amministratore delegato di Instagram, e Krieger, il chief technical officer dell’app, non hanno offerto spiegazioni sul perché del loro addio, ma nel comunicato, pubblicato su sito web aziendale, non hanno ringraziato né Mark Zuckerberg né Sheryl Sandberg, la direttrice operativa di Facebook. Di solito si ringraziano i “capi”. In questo caso ometterlo nella nota d’addio significa non volere stringere la mano.
Perché i fondatori di WhatsApp e Instagram fuggono da Facebook?
Il cofondatore di WhatsApp e gli ideatori di Instagram sono fuggiti da Zuckerberg perché critici nei confronti di Facebook sulla gestione della privacy degli utenti. A marzo scorso, mentre lo scandalo Cambridge Analytica emergeva nella sua gravità, Brian Acton scrisse su Twitter: #deletefacebook, rendendo l’hashtag virale in tutto il mondo. Acton aveva già lasciato Facebook nel settembre 2017, ma perché ha sbattutto la porta? Di fronte alle pressanti richieste di Zuckerberg di inserire la pubblicità su WhatsApp, Acton ha proposto un abbonamento, una sorta di versione premium, al raggiungimento di una soglia di messaggi inviati pur di evitare le inserzioni pubblicitarie su WhatsApp, come invece, già esistono su Messenger, la chat di Facebook (quanto sono invasive e fastidisose?).
La sua proposta è stata bocciata, così ha preferito abbandonare la sua creatura tecnologica.
Stessa scelta intrapresa anche Systrom, 34 anni, che ha creato Instagram nel 2010 con il 32enne Mike Krieger quando erano studenti della Stanford University nella Silicon Valley.
“Mike (Krieger) e io siamo grati per gli ultimi otto anni su Instagram e per sei anni su Facebook (…). Ci prenderemo del tempo libero per esplorare di nuovo la nostra curiosità e creatività”, ha scritto Kevin Systrom, CEO di Instagram.
E il prossimo capitolo potrebbe essere un’applicazione direttamente concorrente con Facebook e/o Instragram e di sicuro a prova di privacy, potrebbe essere intesa così una frase del comunicato stampa: “Costruire cose nuove ci impone di fare un passo indietro, capire cosa ci motiva e farlo coincidere con le esigenze del mondo, questo è quello che vogliamo fare”.