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Privacy, di chi sono i dati sui social network?

Flusso di dati (digital delivery)

Di chi sono i MIEI dati ? Beh, voi direte: “c’è un errore, è evidente”. La vostra più spontanea e immediata risposta al titolo-quesito sarà sicuramente “ i MIEI dati sono i MIEI”. Io ahimè direi “forse sono i miei”.

Nel tempo passato, quando ancora la parola privacy era forse inesistente, o comunque sconosciuta, spuntavano i primi moduli, cartacei, dove ci chiedevano dati personali per la profilazione e invio di informazioni su promozioni in corso. Forse i casi che più si possono identificare sono quelli dei i moduli nei supermercati per la sottoscrizione della tessera fedeltà. Da allora l’accelerazione del mondo Internet e del mondo Digitale ha dato un impronta di totale cambiamento all’assetto della comunicazione e informazione. Nel frattempo il tema Privacy è diventato tanto importante quanto delicato; si legifera in modo strutturato per proteggere quelle che sono ritenute informazioni sensibili e/o riservate, perché nostre, perché personali. Nel contempo il mondo Social inizia a prendere il sopravvento, nascono APP di ogni tipo, che utilizzano, molto più di quanto noi possiamo renderci conto, informazioni, nostre informazioni e dati; la geolocalizzazione, i vari mi piace, i miliardi di retweet.

A noi sembra un banale click, eppure dietro c’è molto ma  molto di più. Informazioni sempre più vicine alla nostra persona: chi siamo, cosa ci piace, dove ci troviamo, quali sono i nostri desideri, il flusso di informazioni che transita nell’instant communication, etc etc. Allora ci si inizia a chiedere: ma tutte queste informazioni dove finiscono, come sono gestite, a chi vengono cedute, quale uso se ne fa.

A ben pensarci, grosse multinazionali potrebbero ulteriormente migliorare i loro business con un’offerta-cliente sempre più “Tailor Made”! Si, ma come lo si può affinare? Beh di fatto, basterebbe accedere-ottenere le informazioni di cui si parlava poco fa. Certo, la cosa potrebbe essere anche positiva; non è male l’idea di poter entrare in un ristorante e trovare un menù per noi perfetto, entrare in un’agenzia viaggi e trovare la vacanza così come la avevamo immaginata, etc. Poi però accade anche che cerchi un hotel in internet e dopo qualche tempo apri il tuo account email e stranamente ti ritrovi un banner pubblicitario proprio con quell’hotel, strano no !?

Sono recentissimi i casi come Cambridge Analytica o quello di una società circuito pagamenti (carte di credito) e nota società (motore di ricerca) fanno accordi per scambiarsi dati dei Clienti; a che scopo? Abbiamo assistito finanche alla convocazione del fondatore di un noto Social a presentarsi davanti al Congresso USA per rappresentare la propria posizione sulla questione.

A questo punto allora tutti noi, individualmente, proprio perché trattasi di nostre informazioni, dovremmo poter accedere ad un insieme univoco e complessivo di queste informazioni, decidere come poterle gestire in autonomia, a chi cedere, sempreché le si vuole davvero cedere. A quanto pare, nella sostanza, questa possibilità, forse solo apparente, non è possibile. Allora, dopo queste considerazioni, è possibile riproporre il titolo-quesito; di chi sono i MIEI dati ?

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