Telescope, Telegraph e la sicurezza di Telegram: di questo abbiamo parlato nell’ultima puntata della nostra Guida alle principali funzioni dell’App. Lasciamo però per un attimo la nostra analisi ragionata delle caratteristiche essenziali di Telegram per far una rapida incursione nell’attualità e dare conto delle novità emerse nell’ultimo aggiornamento, alla versione 5.7, dell’App fondata da Pavel Durov.
Lo scorso 31 maggio, infatti, si annuncia entusiasti sul blog: «Focus sulla Privacy, Gruppi di discussione, Web Bot continui e altro ancora». Quali le principali novità? Cerchiamo di analizzarle insieme una per una.
Focus sulla privacy
«Telegram è concentrata sulla privacy», si scrive. «Nel 2014 siamo stati pionieri delle impostazioni della privacy granulare nella messaggistica. Oggi li stiamo rendendo ancora più flessibili con le eccezioni per le chat di gruppo». D’ora in poi, infatti, con Telegram puoi rendere visibile qualcosa ad esempio per tutti i tuoi compagni di classe in una chat di gruppo e tenerlo privato, invece, rispetto a tutti i tuoi colleghi in un altro: il tutto con due soli tocchi. Le impostazioni si regolano automaticamente quando le persone si uniscono e lasciano i gruppi.
Grandi news anche per la visibilità del proprio numero di telefono, tema che da sempre sta particolarmente a cuore al team, dato che non a caso non è necessario conoscere il numero di qualcuno per aggiungerlo tra i propri contatti: basta conoscerne lo username.
«Su Telegram», si scrive, infatti, sul blog, «puoi inviare messaggi in chat e gruppi privati senza rendere visibile il tuo numero di telefono. Ma ci possono essere dei casi in cui vuoi far conoscere il tuo numero (ad esempio a tutti i tuoi colleghi), quindi abbiamo aggiunto un nuovo controllo della privacy dedicato: Chi può vedere il mio numero».
I Web Bot continui
«Abbiamo reso più semplice integrare i bot con i servizi web», scrivono sul blog. «Ora i bot possono aiutarti ad accedere con il tuo account Telegram su un sito Web quando apri un link. Se li autorizzi, sarai loggato prima che la pagina venga caricata nel browser». Una sorta, insomma, di «Telegram Connect» simile al «Facebook Connect» che tanta fortuna ha portato a Zuckerberg in termini di appropriazione dati. «Per provare quest’autorizzazione senza soluzione di continuità», suggeriscono, «premi il pulsante Commenti sotto questo post».
Le novità però non sono finite. Questa nuova funzione abilita, infatti, una prima versione di aggiunta dei commenti ai post lanciati dai canali: una svolta storica, se si considera che da sempre i Canali su Telegram sono mezzi di comunicazione one-to-many, broadcasting, e che finora solo applicazioni esterne come @ControllerBot consentivano l’aggiunta dei commenti. «Puoi rendere amministratore del tuo canale ad esempio @discussbot», spiegano, «e otterrai un pulsante di commenti sotto i post che pubblichi. Il pulsante Commenti apre un sito Web in cui è già stato effettuato l’accesso e si può lasciare un commento. Il bot ti avviserà se qualcuno risponde a ciò che hai scritto lì».
«@discussbot, se aggiunto ad un canale, aggiunge ad ogni post condiviso un pulsante inline che rimanda ad una copia virtuale del post stesso», spiega il sito AppElmo, «ospitato sul sito “comments.app” e apparentemente indipendente al canale: se infatti il post originale viene cancellato, la sua copia rimane visibile e accessibile assieme ai commenti collegati. Il bot consente di usufruire inoltre di una nuova funzione introdotta con Telegram 5.7», continua, «un aggiornamento delle API dei bot, grazie alle quali è ora possibile autenticarsi alle piattaforme che integrano il login con Telegram (come, appunto, comments.app) semplicemente attraverso un pop-up, che apparirà prima di accedere direttamente al sito».
I Canali Broadcast incontrano le Chat di Gruppo
Anche qui, però, le novità non sono finite: specie per i Canali e la possibilità di aggiungere commenti. «I canali di Telegram sono uno strumento per trasmettere i tuoi pensieri a un pubblico illimitato. Le chat di gruppo di Telegram offrono un modo democratico di discussione per le comunità fino a 200.000 membri». «Da quando abbiamo lanciato canali e gruppi», continuano, «gli utenti ci hanno chiesto di aggiungere discussioni ai canali e annunci ai gruppi. Con questo aggiornamento, gli amministratori possono aggiungere una chat di gruppo al loro canale per fungere da forum di discussione».
Ecco, in poche parole, la seconda possibilità di aggiungere commenti ai post lanciati nei canali: collegando, infatti, una chat di Gruppo a un Canale, gli iscritti vedranno un «Discuti» di collegamento sul pannello inferiore, e ogni nuovo post dal canale verrà inoltrato automaticamente e appuntato nel gruppo di discussione.
«Per compiere questa operazione», si spiega su AppElmo, «dovrete accedere alla scheda del canale, cliccare sull’icona a forma di matita (entrando così nella modalità Modifica), tappare sulla voce Discussione: a questo punto verrete rediretti ad una sezione, chiamata appunto Discussione, nella quale vengono elencati tutti i gruppi di cui siete gli amministratori, sia pubblici che privati». Basterà a questo punto selezionare quello prescelto per completare la connessione delle due entità.
Come cambia la User Experience? Che cosa vedranno gli utenti di un canale, in questo modo?
- Innanzitutto nella barra inferiore del canale, per tutti gli utenti, sarà aggiunto un secondo pulsante oltre a quello di blocco/sblocco delle notifiche: il pulsante «Discuti». Cliccandoci sopra si verrà rediretti al gruppo collegato, senza diventarne però membri. In questo modo anche i gruppi privati diventeranno visualizzabili attraverso quest’anteprima, cosa che in realtà potrebbe non soddisfare tutti gli amministratori;
- Tutti i contenuti pubblicati sul canale saranno automaticamente inoltrati al gruppo di discussione collegato, e impostati come messaggio fissato. Tale particolarità, non opzionale, rende molto complicato mantenere fissato un messaggio che non sia uno dei contenuti del canale del momento (ad esempio, il regolamento del gruppo stesso, o un messaggio particolarmente importante).
Visualizzazione canali pubblici
Un’altra grande novità riguarda la visualizzazione dei canali pubblici anche se non si possiede un account Telegram. «Ora puoi visualizzare qualsiasi canale pubblico dal Web, anche se non hai effettuato l’accesso a Telegram», scrivono sul blog, aggiungendo poi con la consueta ironia: «Lo stesso vale anche per quelle persone retrò che non hanno affatto un account Telegram. Per ora».
Come fare? Basta aggiungere due semplici caratteri, «/s», al link del proprio canale. Nel caso di chi scrive, ad esempio, il canale https://t.me/RacheleZinzocchi potrà essere visibile da tutti semplicemente scrivendolo così: https://t.me/s/RacheleZinzocchi. «Basta aprire il link del canale in un browser e selezionare Anteprima canale per vedere qualcosa di simile a questo: t.me/s/telegram».
Avvisi di truffa
Altra news per quanto riguarda l’attenzione da sempre prestata verso Fake e abusi della piattaforma. «Le App di Telegram ora mostreranno un’etichetta di truffa per gli account sospetti».
«Regalini» per utenti iOS
«Telegram 5.7 per iOS introduce miniature per i file PDF», scrivono. «Tieni presente che Telegram ti consente di condividere file di qualsiasi tipo, fino a 1,5 GB ciascuno in dimensioni (in modo da poter telegrafare un payload PDF degno dei razzi di Elon)».
Delizie Android
Per quanto riguarda Android, è stata ridisegnata la maggior parte delle finestre di conferma nell’App e migliorato il design per la ricerca di messaggi e l’aggiunta di persone ai gruppi. Inoltre, l’App ha ottenuto un nuovo alternatore di temi in Impostazioni chat.
Nuovi dati: 9 milioni di utenti in Italia
Novità riguardano anche i dati relativi all’utenza. Secondo le rilevazioni di Audiweb powered by Nielsen sull’uso delle applicazioni per la messaggistica istantanea nel corso del 2018, così come segnalate ed elaborate da Vincenzo Cosenza nel suo blog omonimo, Telegram è la terza App per numero di utenti in Italia e per tempo impiegato sulla piattaforma. A vincere in entrambe le categorie è WhatsApp, che in Italia segna 31,7 milioni di utenti, che passano 14 ore al mese nelle chat dell’App. Segue Messenger, con 23 milioni di utenti e poi appunto Telegram, che registra una percentuale di crescita superiore a tutte le altre applicazioni rispetto al 2017 (+30%, contro il +28% di Messenger e il +23% di WhatsApp). Qui gli utenti passano 3 ore e 24 minuti in Chat, Gruppi e Canali.