Dopo i livelli record toccati nel 2022, i prezzi all’ingrosso del gas stanno scendendo in modo abbastanza deciso. L’attenzione dei consumatori riguardo all’andamento dei prezzi si mantiene comunque alta, temendo nuovi rincari e ritocchi delle bollette.
Nonostante i prezzi del gas stiano scendendo, infatti, ci si aspetta un sostanzioso rialzo della spesa per la bolletta del gas. La causa principale è la riduzione delle agevolazioni sugli oneri di sistema, che nel periodo compreso tra ottobre 2022 e aprile 2023 avevano un valore negativo, scontando di fatto l’importo delle bollette sia per le famiglie rimaste in regime di tutela sia per chi è passato al mercato libero.
Per mantenere al minimo il costo delle bollette luce e gas la cosa migliore da fare è monitorare le tariffe praticate dai diversi fornitori e scegliere le offerte luce e gas più convenienti sul Mercato Libero.
Qual è stato l’andamento del prezzo del gas nel 2023
Quando si parla di prezzo del gas non si fa riferimento a un valore univoco. Il valore che viene preso in considerazione per calcolare la spesa per le bollette varia, infatti, a seconda del tipo di mercato che stiamo considerando. In particolare, può trattarsi:
- del prezzo del gas definito su base mensile dall’ARERA tenendo conto dell’andamento del mercato all’ingrosso e utilizzato per il calcolo delle bollette sul mercato tutelato;
- del PSV, il prezzo del gas che si forma sul mercato all’ingrosso in Italia, utilizzato dagli operatori del mercato libero;
- dell’TTF, il prezzo del gas che si forma sul mercato all’ingrosso a livello europeo.
Per capire come si è evoluta la spesa per le bollette del gas nel corso degli ultimi mesi prenderemo in considerazione l’andamento del prezzo del gas praticato dall’ARERA. Osservando l’andamento dei prezzi negli ultimi anni si nota come si è registrato un incremento deciso del prezzo per Smc a partire dal primo trimestre del 2022. Il rialzo dei prezzi è continuato per tutto il 2022, fino a raggiungere il picco nel mese di dicembre.
A partire da gennaio 2023 è iniziata una discesa dei prezzi, che è proseguita fino al mese di aprile. Dal valore di 1,247659 /Smc di dicembre 2022 si è passati al valore di 0,479694 €/Smc di aprile 2023. Questo prezzo è quello utilizzato per calcolare la spesa per i consumi del gas nelle bollette di chi è in regime di tutela che presenta prezzi in linea con l’andamento dell’indice PSV.
La spesa per la materia prima è solo una delle voci che compongono la spesa complessiva della bolletta del gas. Oltre a questo valore, vanno infatti considerate le imposte, le spese per il trasporto e per la gestione del contatore e gli oneri di sistema.
Cosa aspettarci per i prossimi mesi
La crisi dei prezzi scatenata dallo scoppio della guerra in Ucraina sembra essere rientrata e i prezzi si stanno attestando ai livelli registrati a fine 2021.
Per la seconda parte dell’anno ci si aspetta un lieve rialzo dei prezzi del gas, con aumenti attorno al 5%-15%. Stando alle dichiarazioni di Stefano Besseghini, presidente dell’ARERA, gli aumenti dovrebbero verificarsi nel terzo e nel quarto trimestre dell’anno.
Secondo le previsioni, il prezzo del gas crescerà di circa il 5% nel terzo trimestre, rispetto al dato registrato nel secondo trimestre, e del 15% nel quarto trimestre, sempre prendendo il prezzo del secondo trimestre come dato di riferimento.
Stando così le cose, questo appare il momento migliore per valutare un cambio di fornitore e per passare dal mercato a maggior tutela a quello libero. Considerando anche che, a partire dal mese di aprile, è tornata in bolletta la spesa per gli oneri di sistema, è più importante che mai trovare soluzioni per riuscire ad abbassare i costi delle bollette del gas.
I fornitori che operano sul mercato libero possono decidere di offrire delle tariffe fisse, con un prezzo bloccato per 12 o 24 mesi, oppure delle tariffe indicizzate. L’indice di riferimento più usato per stabilire il prezzo del gas è il PSV, il prezzo all’ingrosso nazionale. Nella maggior parte dei casi per formulare la propria tariffa, i fornitori applicano una maggiorazione al PSV, stabilendo così il prezzo per Smc applicato in bolletta.
Scegliere una tariffa indicizzata permette di beneficiare immediatamente della discesa dei prezzi che avviene sul mercato. Di contro, in caso di aumento del prezzo all’ingrosso, salirà in maniera proporzionale anche la bolletta. Grazie a questo sistema si ha comunque la certezza di non stare pagando mai di più rispetto al prezzo all’ingrosso in vigore al momento.
Chi sceglie una tariffa fissa, invece, per un certo periodo pagherà i propri consumi del gas sempre allo stesso prezzo. Questa soluzione può risultare conveniente se ci si aspetta che il prezzo del gas in futuro salirà, mentre può essere svantaggiosa in un periodo di discesa dei prezzi.
Per sapere quali sono le tariffe più convenienti del momento e per avere una stima di quanto si può risparmiare sulla bolletta del gas si può interrogare il comparatore di SOStariffe.it. Indicando i propri consumi annui si ottiene l’elenco delle migliori tariffe del gas attive sul mercato libero. Una volta individuata l’offerta che garantisce il maggior risparmio, si può procedere con il cambio di fornitura. L’operazione è gratuita e a gestire il passaggio dal punto di vista burocratico è la società a cui si è scelto di affidarsi.