Sconto sul prezzo d’acquisto dell’8% (nel 2014 era il 16%). Al Sud si tocca il 30%
Scende in Italia il prezzo delle case. O, meglio, diminuisce il numero degli operatori immobiliari che prevedono un aumento del prezzo di case e appartamenti entro la fine del 2022 e l’inizio del 2023. A delineare questo scenario positivo per chi compra (un po’ meno per chi vende) è il sondaggio di Bankitalia che mette insieme le valutazioni di 1.463 agenti immobiliari. Una boccata d’aria per chi ha deciso di comprare casa ma, dopo lo scoppio della guerra, ha deciso di desistere sia a causa dell’aumento del costo per accendere un mutuo, sia per il rialzo dei prezzi al metro quadro che, a ottobre 2022, hanno toccato il tetto dei 1.940 euro.
Quanto diminuirà il prezzo delle case nel 2023
Ma quanto diminuiranno i prezzi delle case? Il sondaggio di Bankitalia non lo svela ma ci dà un elemento importante per capire “gli umori” del mercato, ovvero il saldo fra le attese di aumento e quelle di diminuzione dei prezzi di vendita degli immobili. Questa “forbice” passa dal -5,4% di settembre al -12,3% di dicembre 2022. Questo vuol dire che aumentano, e non di poco, gli operatori che prevedono un calo dei prezzi al metro quadro e diminuiscono quelli che si aspettano invece un aumento. Come potete vedere dal grafico in apertura, nel corso di questo anno “nero” per chi vuole comprare casa, la differenza tra chi prevede una flessione del costo delle case e chi no, a dicembre 2022, è più che raddoppiata (rispetto al trimestre precedente) in favore degli operatori che scommettono su un’evoluzione al ribasso dei prezzi del mercato immobiliare.
Sconto sull’acquisto della casa, la variazione sul prezzo iniziale è in media del 8%
Il sondaggio di Bankitalia contiene anche un focus molto interessante per chi sta pensando di comprare casa e vuole saperne di più sulle tendenze del mercato immobiliare. Parliamo, ad esempio, dello sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore. Diciamo subito che, rispetto alla scorsa rilevazione, l’importo medio dello sconto è tornato ad aumentare, ma solo dello 0,4%. Lo potete vedere dal grafico qui sotto. Va detto che in Italia il trend degli sconti sugli immobili rispetto al prezzo iniziale non gode di ottima salute; se infatti nel 2014 chi comprava casa riusciva a contrattare sul prezzo fino a pagare, in media il 16% in meno, oggi deve accontentarsi della metà, ovvero di uno sconto dell’8%.
Prezzo delle case, nel 42,3% dei casi si ottiene uno sconto del 10% (ma solo al Sud)
Se state per comprare casa è bene sapere che avrete molta più possibilità di contrattare sul prezzo iniziale se comprate al Sud rispetto che al Nord, come mostra il prossimo grafico. Naturalmente è molto più probabile ottenere un piccolo sconto, tra il 5% e 10%, ma non manca chi riesce a strappare una diminuzione di prezzo superiore al 30%. I primi della classifica sono, in questo caso, gli acquirenti di immobili in aree non urbane del Sud che ci riescono nel 2,3% dei casi. Addirittura, quando si tratta di uno sconto compreso tra il 5% e il 10%, il 42,3% delle richieste di diminuzione della compravendita va in porto.
Sconto del 30% sulla casa, impossibile al Nord-Est più facile al Nord-Ovest
In ogni caso gli sconti al Sud (e solo al Sud) rimangano alti anche per chi acquista in città, le percentuali infatti sono pressoché le stesse. Al Nord invece, se volete comprare in città, avrete molto meno probabilità di poter dire la vostra sul prezzo pattuito. Uno sconto del 5% è praticato solo nel 28,5% dei casi nel Nord-Est. Mentre uno del 30% praticamente mai. Ci riesce infatti solo lo 0,6% degli acquirenti. Va meglio nel Nord-Ovest dove il 37,8% riesce a ottenere uno sconto del 5% e il 4,3% del 30%. Ma lo sconto più forte è per gli acquirenti meridionali delle aree urbane che nel 7,7% dei casi riescono ad ottenere uno sconto del 30%.
Quanto tempo ci vuole per comprare casa? In città meno che “fuori le mura”
Un altro aspetto interessante è il tempo che ci si mette a comprare casa. E’ più lungo al Sud o al Nord? Ci vuole più tempo a comprare casa in città o in campagna, o come si dice “fuori le mura”? Ebbene per comprare casa si impiega più tempo al Sud, per la precisione ci vogliono in media 6,8 mesi contro i 5,3 mesi del Nord-Est. Invece per quando riguarda la differenza tra campagna e città i dati, per macro aree, concordano sul fatto che per comprare una casa fuori città ci vuole più tempo. Ad esempio in Centro Italia ci vogliono in media 5 mesi per comprare casa in un centro urbano e 7 mesi per comprarla fuori.
Prezzo delle case e inflazione, perché accendere un mutuo costa di più
Se vi chiedete perché con l’inflazione aumentano le spese per sostenere un mutuo la riposta è da cercare presso la Bce, la Banca Centrale Europea. Infatti l’istituzione diretta da Christine Lagarde per contrastare il caro vita ha fatto l’unica cosa possibile per tamponare la progressiva svalutazione del denaro, farne circolare di meno. E come si fa a far circolare meno denaro? Aumentando il costo da pagare per averne in prestito, ovvero il tasso d’interesse, l’importo che la banca addebita per erogare denaro in prestito. Il tasso di riferimento per i mutui fissi è passato infatti dallo 0,40 di settembre 2021, per i mutui di 20 anni, al 2,79% attuale.
I dati si riferiscono al: 2022
Fonte: Bankitalia