Confermate le stime di ottobre 2023: per l’area Euro +0,8%. Gli Usa +2,7%
Siamo tornati alla litania degli zero virgola. A guardare le previsioni 2024 sulla crescita del Pil dell’Italia per il 2024 del Fondo Monetario Internazionale e di quasi tutte le altre istituzioni sembra proprio che il robusto rimbalzo post Covid, un po’ gonfiato dal Superbonus e dalla ripresa del mattone, sia finito. Le stime del Fmi nel caso del nostro Paese non divergono per nulla da quelle di sei mesi prima, dell’ottobre 2023: il nostro prodotto interno lordo nel 2024 dovrebbe crescere dello 0,7%.
Si tratta di tre decimali in meno rispetto al +1% che il governo ha messo nero su bianco sul recentissimo Documento di Economia e Finanza (Def), e di due in meno rispetto al +0,9% previsto dal Centro Studi di Confindustria. La Banca d’Italia, invece, vede più nero del Fmi, perché stima un’espansione della nostra economia solo dello 0,6%. Tutti questi numeri sono stati elaborati nel mese di aprile 2024, mentre più datata, di febbraio, è la previsione della Commissione Europea, che la pensa come il Fmi, +0,7% per l’Italia. Ma come andrà nel resto d’Europa e del mondo?
Previsioni 2024, la Germania crescerà solo dello 0,2%
In generale meglio, anche se non benissimo ovunque, soprattutto se guardiamo ai nostri più immediati vicini, quelli che fanno parte dell’area euro. Come si vede nella nostra infografica secondo il Fmi l’economia dell’Eurozona si dovrebbe espandere solo dello 0,8%. Dato ancora più interessante, si tratta di una forte revisione al ribasso delle stime di ottobre 2023, quando la stessa istituzione riteneva che la crescita sarebbe stata dell’1,2%.
A fare peggio del previsto è soprattutto la Germania. In autunno gli analisti del Fondo Monetario pensavano che si sarebbe ripresa dalla recessione del 2023 con un rimbalzo, quest’anno, dello 0,9%, ma con tutta probabilità, il suo Pil nel 2024 crescerà solo dello 0,2%, meno di quello dell’Italia e di quello degli altri Paesi d’Europa. A fare la differenza, nel caso tedesco, è la stima di un calo delle scorte dello 0,8%, superiore a quello dello 0,4%, previsto in ottobre, è il segno che le aziende tirano il freno, temendo di non poter vendere tutto ciò che producono.
Se a livello congiunturale sono stati gli alti costi dell’energia a colpire di recente la Germania, a livello strutturale secondo molti analisti sta accadendo quello che è successo all’Italia già 20 anni fa, ovvero Berlino sta mancando il treno dell’innovazione. L’economia tedesca, per quanto avanzata a livello industriale, non ha sfondato nel settore informatico ed elettronico, nei software, nei servizi avanzati, in cui è superata da quella americana, né nei chip e nei semiconduttori o nell’automotive elettrico, in cui ormai domina l’Asia. E si vede dai numeri del Fmi.
Nel 2024 il Pil Usa crescerà il quadruplo di quello italiano
Nel resto d’Europa a brillare sono soprattutto i piccoli, come Croazia, Lituania, Slovenia, con una crescita rispettivamente del 3%, del 2,2% e del 2% o come la Grecia, che continua a riprendersi dall’abisso in cui era caduta nello scorso decennio, +2%. Il dato più positivo, per le dimensioni del Paese, è quello della Spagna: +1,9%, anche meglio del +1,7% previsto a ottobre. È un esempio per i suoi vicini come noi o la Francia, visto che il Pil di Parigi nel 2024 non farà meglio di quello dell’Italia, con un’espansione dell’economia solo dello 0,7%, e, a differenza nostra, molto peggiore delle previsioni precedenti, che la vedevano in crescita dell’1,3% quest’anno.
Sono dati molto diversi da quelli degli Stati Uniti, dove, stima il Fmi, il prodotto interno lordo farà un balzo del 2,7%, stravolgendo le precedenti stime autunnali, che lo vedevano fermarsi a un +1,3%. È grazie a questa performance che tutti i Paesi definiti avanzati nel complesso cresceranno dell’1,7%, lo 0,2% in più di quanto si pensasse nell’ottobre 2023.
Le previsioni 2024 del Fmi sull’economia mondiale
Il vantaggio degli Usa proviene da diversi fattori, per esempio sono riusciti a rimanere sulla frontiera tecnologica, le prime sei aziende Hi-Tech mondiali sono americane, Microsoft, Apple, Nvidia, Alphabet (Google), Amazon, Meta. Massicci investimenti pubblici (si pensi all’Inflation Reduction Act) stanno puntando sulla reindustrializzazione americana anche attraverso la riduzione dei prezzi dell’energia tramite sussidi e una forte spesa nelle rinnovabili, così da attrarre aziende spesso spaventate dai costi energetici europei. A influire è anche una demografia ancora vivace, con una popolazione più giovane e che cresce di più che nel Vecchio Continente.
Previsioni 2024: in India continua il boom economico
La demografia penalizza, invece, il Giappone, il cui Pil non salirà molto più di quello dell’Italia, ovvero dello 0,9%, uno 0,1% in meno di quanto previsto in ottobre. Diversamente andrà nel resto dell’Asia. Come si vede dalla nostra infografica quella definita emergente o in via di sviluppo vedrà un’espansione economica del 5,2%, maggiore di quella del 4,8% stimata in autunno. A trascinarla sarà l’India, che non ha superato la Cina solo a livello di popolazione, ma anche di crescita, +6,8%, ancora meglio del +6,3% di ottobre, mentre Pechino si fermerà “solo” a un +4,6%. Molto bene anche altri grandi Paesi come l’Indonesia, +5%, il Bangladesh, +5,7%, le Filippine, +6,2%, il Vietnam, +5,8%.
Le previsioni 2024 dell’”Europa emergente”
A fare meglio delle previsioni, come l’India, è anche quel crogiuolo di realtà molto differenti racchiuse nella definizione di Europa emergente e in via di sviluppo, che crescerà del 3,1%, mentre in ottobre la stima era di un +2,2%. Sono compresi qui sia i Paesi orientali della Ue che non hanno adottato l’euro, come Romania, Bulgaria, Ungheria, che la Turchia e la Russia. Quest’ultima è vista in salita del 3,2%, esattamente come l’Ucraina, e molto più dell’1,1% delle stime di ottobre. A incidere è però l’economia di guerra: la spesa nella difesa crescerà quest’anno del 70% e assorbirà ben il 39% di tutto il budget federale, naturalmente a discapito degli altri servizi.
America Latina e Africa sempre lontane dai ritmi asiatici
L’America Latina, invece, delude: la sua economia nel complesso migliorerà solo del 2%, meno di quella delle altre aree emergenti del pianeta, soprattutto a causa della recessione argentina. È meno del +2,3% di ottobre 2023. Peggio del previsto anche in Medio Oriente e Asia Centrale, +2,8% invece del +3,4% autunnale, soprattutto per il peggioramento delle stime su Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, e l’Africa Subsahariana. In quest’ultimo caso la revisione è solo di due decimali, +3,8% invece che +4%, ma ricordiamo che è anche l’area del mondo con il maggiore aumento demografico, significa che a livello pro capite l’economia migliora molto poco.
A livello mondiale, comunque, le previsioni 2024 dicono che non dovrebbe esserci un rallentamento come si pensava sei mesi fa, quando si ipotizzava che la crescita sarebbe stata del 2,9%. Sarà, se gli analisti del Fmi avranno ragione, del 3,2% come nel 2023.
I dati si riferiscono all’aprile 2024
Fonte: Fondo Monetario Internazionale