“Con l’Internet of Things e le nuove tecnologie l’economia globale si può rimettere sulla via della crescita. Si tratta di una rivoluzione che può dare vita ad un asse portante del mercato digitale europeo”. E’ quanto dichiarato dal Commissario Agcom Antonio Preto al worskhop “IoT: Policy, Regulatory implications and best practices” tenutosi il 27 aprile 2016 a Tunisi, organizzato nell’ambito dei progetti di collaborazione tra Tunisia, Italia, Francia e Spagna da INT – Instance Nationale des Télécommunications.
“L’IoT implica dei cambiamenti strutturali radicali nella creazione del valore – ha precisato il Commissario Preto, concludendo i lavori del workshop – La fluidità permanente della connessione implica un approccio uniforme. E’ fondamentale quindi un consenso a livello europeo come a livello mondiale. Il rischio è la frammentazione dei mercati ed il lock-in degli utenti. E’ indispensabile inoltre tutelare i diritti degli utenti, in primis quelli strettamente legati alle nuove tecnologie come la tutela dei dati personali”.
Investimenti, la disponibilità dello spettro e la copertura di rete, il sistema di numerazione, la standardizzazione e l’interoperabilità i temi principali di confronto delle due sessioni di lavoro. Il workshop ha visto la presenza di esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale. Ha aperto i lavori il Ministro tunisino delle Comunicazioni e dell’economia digitale Noomane Fehri.
“Agcom, a seguito di una consultazione sul tema, ha deciso di costituire a luglio 2015 un Comitato permanente per lo sviluppo dei servizi di comunicazione Machine to Machine – ha aggiunto il Commissario – Si tratta di un gruppo di lavoro multilaterale con funzioni consultive, aperto alla partecipazione dei principali soggetti interessati pubblici e privati, che ha l’obiettivo di approfondire ed individuare le eventuali opzioni regolamentari, in coerenza con le iniziative promosse a livello europeo ed internazionale per favorire lo sviluppo dei servizi M2M”.
“Il ruolo delle autorità indipendenti sarà indispensabile – ha concluso – per lo sviluppo del mercato, che dovrà essere regolato: non c’è progresso economico senza la definizione di regole certe e imparziali”.