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Prescription Gaming, i giochi in VR che devono essere prescritti da un medico

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Oggi parleremo di una tendenza che sta rivoluzionando il campo medico: i giochi in realtà virtuale con obbligo di prescrizione medica, che promettono di cambiare completamente l’approccio verso numerose patologie.

Digital Customer Experience (DCX) è una rubrica settimanale dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

Come ogni anno la Wunderman Thompson Intelligence ha pubblicato la lista dei 100 trend più rilevanti per l’anno 2022. Anche questa volta, come nelle precedenti occasioni, dedicheremo alcuni approfondimenti all’analisi dei temi più interessanti per quanto riguarda tecnologia, società e business.

Nel nostro primo articolo abbiamo deciso di focalizzarci sugli Advanced Avatars, ovvero avatar virtuali con sembianze umane. Puoi leggere l’articolo cliccando qui.

Nel nostro secondo articolo, invece, abbiamo dedicato un approfondimento al tema degli sviluppi del 5G nel campo medico e, in particolare, come stanno procedendo le prime applicazioni massive di questa tecnologia negli ospedali in Cina. Puoi leggere l’articolo cliccando qui.

Nel terzo approfondimento abbiamo invece parlato dei Flagship Store Virtuali, ovvero la tendenza propria di numerosi brand di aprire negozi nel metaverso. Puoi leggere l’articolo cliccando qui.

Oggi invece parleremo di una tendenza che sta rivoluzionando il campo medico: i giochi in realtà virtuale con obbligo di prescrizione medica, che promettono di cambiare completamente l’approccio verso numerose patologie.

Cosa è il Prescription Gaming?

Nuove applicazioni tecnologiche stanno ormai da qualche anno influenzando il mondo della salute, che per natura è uno dei più ricettivi per l’innovazione.

A 5G, robotica, genetica, oggi si unisce anche la Realtà Virtuale. Infatti i medici stanno cominciando a prescrivere videogiochi in Realtà Virtuale (VR) per trattare condizioni come nebbia cognitiva, disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), depressione e disturbo da stress post-traumatico.

Nel novembre 2021, la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato la terapia VR EaseVRx come trattamento per il mal di schiena cronico. Nell’ottobre 2021 ha inoltre approvato una terapia a base di Realtà Virtuale per i bambini affetti da ambliopia (occhio pigro).

Nell’aprile 2021, la Akili Interactive, società specializzata in trattamenti digitali per la salute e pioniera del Prescription Gaming, ha collaborato con la Weill Cornell Medicine, il NewYork-Presbyterian Hospital e il Vanderbilt University Medical Center per testare l’effetto del videogioco EndeavorRx nel trattamento dei pazienti COVID-19 affetti da nebbia cognitiva.

Originariamente sviluppato per aiutare i bambini affetti da ADHD, EndeavorRx ha fatto la storia della medicina nel giugno 2020 come primo videogioco con obbligo di prescrizione approvato dalla FDA.

Secondo le informazioni comunicate dalla Akili Interactive, dopo aver seguito il “dosaggio” raccomandato di 25 minuti di gioco al giorno, per cinque giorni alla settimana lungo un mese, un bambino su tre “non aveva più un deficit misurabile su almeno uno dei criteri oggettivi”.

Nel maggio 2021, la Akili Interactive ha ottenuto 160 milioni di dollari in finanziamenti per espandere il suo portafoglio di giochi con obbligo di prescrizione.

Conclusioni

Oggi il “gioco” non è più relegato a un pubblico di giovanissimi, e non è più un semplice sfogo o divertimento: sempre più settori hanno cominciato ad applicare i dettami della Gamification nelle esperienze offerte e all’interno dei propri processi, a prescindere dal pubblico di destinazione. Non fa eccezione il settore dell’Health, consapevole dell’importanza del gioco nella nostra biologia fisica e psichica.

Noi di Neosperience conosciamo bene il valore della Gamification. Offriamo da alcuni anni ai nostri clienti la Solution NSP Nudging Gamification, la piattaforma potenziata dal Machine Learning che aiuta le aziende a fidelizzare i clienti attraverso la proposta di attività, comunicazioni e concorsi personalizzati in base ai loro profili comportamentali e psicografici.

L’obiettivo? In primis senza dubbio far star bene le persone e migliorare clima interno e performance nei contesti organizzativi: una buona strategia di gamification – e in alcuni casi proprio il gaming in senso stretto – attraverso l’intrattenimento può infatti favorire il cambiamento positivo, agevolando il miglioramento dei livelli di benessere individuali e aziendali.

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