La causa

Premium, Mediaset trascina Vivendi in tribunale: ‘Non ha rispettato un contratto vincolante’

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Vivendi ha violato il contratto. Il Cda di Mediaset ha dato mandato agli amministratori di adottare tutte le opportune azioni civili e penali.

Mediaset ha deciso di portare Vivendi in tribunale. Il Biscione non ha gradito il colpo basso dei francesi che hanno fatto saltare l’accordo di acquisizione di Premium per proporre un’offerta diversa che prevede l’acquisizione del 20% della pay tv e l’ingresso in Mediaset con una quota del 15%.

Stando a quanto riferito dalla media company d’oltralpe, il motivo sarebbe la valutazione di Premium non corrispondente alle aspettative.

Il gruppo italiano non è invece d’accordo e pensa che dietro ci sia l’intenzione di scalare Mediaset.

Oggi il Cda ha deliberato di respingere la proposta alternativa di Vivendi. Per Mediaset si tratta di un’offerta “irricevibile perché incompatibile con il contratto vincolante già firmato”.

Il board comunica che ha dato mandato agli amministratori di “adottare tutte le opportune azioni finalizzate ad ottenere l’adempimento del contratto da parte di Vivendi e, in caso di inerzia di quest’ultima, di agire in sede civile ed eventualmente anche penale a tutela degli interessi della società”.

Nei giorni scorsi Mediaset aveva già precisato che “la negoziazione (con Vivendi) è già avvenuta e si è conclusa con il contratto regolarmente firmato tra le parti l’8 aprile 2016; L’analisi dei risultati di Premium è ovviamente avvenuta prima della firma, come accade prima di ogni assunzione di impegni; Quanto a lettere inviate da Vivendi a Mediaset, confermiamo di non aver mai ricevuto alcuna contestazione formale sulla validità o i contenuti del contratto”.

Si parla di un risarcimento miliardario.

 

Primo semestre, confermato il trend di crescita dei ricavi

Sempre oggi il Cda di Mediaset ha successivamente approvato la relazione sul primo semestre 2016.

Si conferma il positivo trend di crescita dei ricavi in tutte le principali aree di attività del gruppo già manifestatosi nel corso dei primi tre mesi del 2016.

In una nota l’azienda informa che “Pur in un contesto di persistente volatilità dei mercati e di estrema complessità del quadro economico, in Italia la raccolta pubblicitaria di Mediaset si è mantenuta positiva per il quarto trimestre consecutivo. Anche in Spagna è proseguita la fase di costante espansione dei ricavi pubblicitari di Mediaset España”.

 

A fronte di tali positivi andamenti, Mediaset sottolinea che i risultati economici consolidati hanno registrato un miglioramento rispetto al budget previsionale sia in Italia sia in Spagna. E questo nonostante i previsti maggiori costi sostenuti a partire dal terzo trimestre 2015 per l’acquisizione dei diritti televisivi sportivi – inclusa la Champions League – relativi alla stagione 2015-2016.

I ricavi netti ammontano a 1.870,6 milioni di euro in decisa crescita rispetto ai 1.721,1 milioni del primo semestre 2015. In Italia, i ricavi hanno raggiunto i 1.349,7 milioni di euro rispetto ai 1.243,7 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna raggiungono 521,6 milioni di euro rispetto ai 478,5 milioni del 2015. Positivo in entrambi i Paesi l’andamento della raccolta pubblicitaria. In Italia, i ricavi pubblicitari televisivi lordi hanno raggiunto i 1.048,8 milioni di euro rispetto ai 1.011,0 milioni di euro dei primi sei mesi 2015 (+3,7%).

L’andamento della raccolta è stato decisamente sostenuto nel secondo trimestre registrando un aumento pari al 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2015. Sulla base degli ultimi dati disponibili diffusi da Nielsen, nei primi cinque mesi dell’esercizio la raccolta pubblicitaria di Mediaset è cresciuta del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2015 a fronte di una crescita complessiva del mercato pubblicitario del 2,7%. In Spagna, dove la ripresa economica è sempre decisa, i ricavi pubblicitari televisivi lordi si sono attestati a 508,0 milioni di euro rispetto ai 473,2 milioni dell’esercizio precedente (+7,3%).

L’Ebit di Gruppo è pari a 97,3 milioni di euro rispetto ai 137,0 milioni del precedente esercizio. In Italia l’Ebit è pari a -52,8 milioni di euro rispetto ai 26,5 milioni del 2015. In Spagna il dato cresce a 150,1 milioni di euro rispetto ai 111,0 milioni del precedente esercizio.

Il risultato netto consolidato ammonta a -27,8 milioni di euro rispetto ai 24,2 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2015.

Nel secondo trimestre 2016 sono stati sostenuti esborsi di cassa una tantum – derivanti unicamente dalla firma del contratto con Vivendi – pari a 34,6 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto è passato dagli 859,4 milioni di euro del 31 dicembre 2015 ai 959,1 milioni di euro del 30 giugno 2016. Sulla variazione ha inciso l’investimento per 91,4 milioni di euro effettuato nel primo trimestre dell’esercizio per l’incremento della quota di controllo in Mediaset España attraverso il completamento del piano di riacquisto di azioni proprie effettuato dalla società. A cui si aggiungono le uscite per complessivi 106,1 milioni di euro connesse alla distribuzione di dividendi da parte di Mediaset S.p.A e Mediaset España e il citato esborso di cassa per l’esecuzione del contratto Vivendi. La generazione di cassa caratteristica delle attività in Italia e Spagna è stata complessivamente pari a 152,8 milioni di euro.

Nei primi sei mesi del 2016 le reti Mediaset confermano una netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul pubblico 15-64 anni con il 33,7% di share nelle 24 ore. Canale 5 è la rete italiana più vista nel target commerciale sia in prima serata (16,8%) sia nelle 24 ore (16,5%). In Spagna, le reti televisive Mediaset España confermano la leadership assoluta nelle 24 ore con il 30,5% di share. Telecinco è la rete spagnola più vista nel totale giornata con il 14,6%.

Si precisa che a seguito all’interruzione del processo di vendita della società Mediaset Premium e al conseguente venir meno dell’elevata probabilità di realizzare l’operazione entro dodici mesi, il contributo ai risultati consolidati di tale società viene ricompreso nella presente Relazione Semestrale tra le ‘Attività in funzionamento’ in continuità con i bilanci intermedi e il bilancio annuale del 2015. I risultati di tali attività nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo erano stati invece esposti separatamente, in quanto sulla base degli accordi vincolanti sottoscritti tra Mediaset e Vivendi, tali attività risultavano classificabili ai sensi dell’IFRS5 come “Attività destinate alla vendita”.

In Italia l’andamento dei ricavi pubblicitari del Gruppo dovrebbe mantenersi positivo anche nel terzo trimestre, pur in presenza nei mesi di luglio e agosto di importanti eventi sportivi internazionali (fase finale del Campionato Europeo di Calcio nella prima metà di Luglio e Olimpiadi ad Agosto) trasmessi dai principali competitors.

Nel mese di settembre, l’andamento della raccolta dovrebbe essere positivamente sostenuta dall’avvio della nuova stagione televisiva autunnale che prevede un’offerta editoriale di Mediaset ulteriormente rinnovata e rafforzata.

Nella seconda parte dell’esercizio, i risultati economici consolidati dovrebbero inoltre evidenziare un andamento dei costi televisivi maggiormente in linea rispetto allo stesso periodo del 2015 per via della continuità dell’offerta dei contenuti sportivi di Mediaset Premium rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonché beneficiare di un’ulteriore crescita dei ricavi caratteristici pay e del positivo contributo derivante dai risultati di Mediaset España.

Su questo andamento positivo potrebbero pesare gli impatti negativi conseguenti sia ai ritardi decisionali sull’operatività di Mediaset Premium – causati dall’interim management dovuto al rispetto dei termini del contratto con Vivendi – sia alle decisioni commerciali e operative prese dalla stessa Vivendi e non previste nel budget originario di Mediaset Premium.

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