Unione Nazionale Consumatori

Premio Dona: un ‘nuovo’ approccio a wellness, sharing economy e alimentazione

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Oggi a Roma la consegna del ‘Premio Dona’, organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori. Massimiliano Dona (UNC): 'Un 'nuovo' approccio ai piccoli e grandi fenomeni che interessano le nostre esistenze di consumatori'.

Ottava edizione oggi a Roma del ‘Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori” dedicato al ‘nuovo’ e alla sharing economy, organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC).

Quest’anno il Premio Personalità va a Nicola Gratteri (Procuratore della Repubblica Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria) e Jeremy Rifkin (Presidente Foundation on Economic Trends); per la Stampa premiato “Mi manda Raitre”, rappresentato dalla conduttrice Elsa Di Gati, e menzione speciale al mensile “Wired Italia“, rappresentato dal vicedirettore Federico Ferrazza.

“Premio Vincenzo Dona” per le migliori tesi di laurea in materia di tutela dei consumatori a Eleonora Paolocci dell’Università IULM di Milano. Il Premio per i comitati locali dell’UNC va al Comitato di Bergamo.

Lo rende noto l’UNC, prima organizzazione di consumatori in Italia, fondata nel novembre 1955 da Vincenzo Dona. L’incontro, ispirato al ricordo del fondatore, autentica “voce dei consumatori” ed iniziatore del movimento consumerista italiano, quest’anno fa il punto sul tema “Cresce la cultura del nuovo” alla presenza di autorevoli personalità del mondo accademico, politico e istituzionale.

Massimiliano Dona (UNC): ‘Mai come in questa stagione, cresce la cultura del nuovo’

Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato perché questa edizione è dedicata al “nuovo”: “Mai come in questa stagione ‘cresce la cultura del nuovo’. È un dato di fatto e, come sarà subito chiaro dando uno sguardo alla creatività che abbiamo scelto (un albero che porta come frutti le parole del nuovo), immaginiamo che sia un fatto ‘naturale’, un fenomeno che cresce intorno a noi come fa un virgulto che si sviluppa e diventa albero. E così è stato facile giocare proprio sul doppio significato della parola ‘cultura’, non solo nella sua accezione più comune ma anche in quella naturalistica per spiegare di come il nuovo va ‘ramificandosi’ intorno alle esistenze dei consumatori, le sta cambiando, stimolandoci alla scoperta di nuovi paradigmi”.

Dona ha precisato: “Il ‘nuovo’, non l’innovazione, badate bene, termine che mi sembra già vecchio per quanto usato e abusato in ogni contesto quasi possa avere il potere salvifico di risolvere le inefficienze del Paese o i problemi della vita di tutti giorni”.

E continua Dona: “Il nuovo è ben altro: non necessariamente tecnologico, ma un diverso approccio ai piccoli e grandi fenomeni che interessano le nostre esistenze di consumatori: è ‘nuovo’ il passaggio dal prodotto al servizio, dallo scambio all’accesso, dal consumo all’esperienza! E’ ‘nuovo’ il superamento della logica del possesso per scoprire i vantaggi di poter godere dell’utilità che il bene può offrire, magari in una logica collaborativa e solidale”.

Carlo Alberto Carnevale Maffè (SDA Bocconi): ‘La sharing economy, una sfida straordinaria’

Per Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente SDA Bocconi, “La sharing economy è straordinaria sfida per una nuova organizzazione della domanda e dell’offerta, in grado di far leva su asset privati tangibili (hardware, case, automobili) e intangibili (competenze, fiducia, software) finora sottoutilizzati, allo scopo di liberare maggiore produttività totale dei fattori economici. In questo modello non vale la distinzione tradizionale tra produttori e consumatori, ma si costruisce un mercato in cui soggetti di pari dignità si scambiano beni e servizi sulla base di reciproche promesse”.

“E a fianco del ruolo dello Stato come garante della qualità – ha osservato Carnevale Maffè – viene messo in discussione il monopolio della sanzione (e quindi della protezione dei consumatori), nel caso in cui tali promesse non vengano mantenute. Il rating sociale, se organizzato in maniera trasparente e non opportunistica, e magari in collaborazione con le associazioni di tutela dei consumatori, può migliorare di molto la differenziazione d’offerta e il soddisfacimento di una più ampia gamma di fabbisogni”.

“In questo scenario – ha indicato Carnevale Maffè – i social network diventano potenziali piattaforme di nuova imprenditorialità”.

 

Francesco Morace (Future Concept Lab): ‘L’Italia ha le carte in regola per progettare il futuro’

“Pensare al nuovo – ha commentato Francesco Morace, Sociologo, presidente Future Concept Lab – significa comprendere gli orientamenti paradigmatici (l’originalità, la sostenibilità, la tempestività, la condivisione) che caratterizzeranno il mercato del futuro. Su questi valori l’Italia deve dimostrare le proprie qualità: l’ingegno, il senso del gusto e del bello, la maestria”.

“Ciò significa – ha osservato Morace – alimentare, sostenere, rafforzare, la presenza degli imprenditori italiani, ma anche dei singoli professionisti e ricercatori, che potrebbero esprimere il loro talento basandosi su una piattaforma organica. Le tecnologie digitali, ormai alla portata di chiunque, possono sostenere questo orientamento al nuovo, condividendo e moltiplicando il valore che già siamo in grado di produrre”.

Secondo Morace, “L’Italia avrebbe tutte le carte in regola per progettare il futuro: intelligenza, creatività, saper fare. Gli ostacoli stanno tutti e solo nella nostra testa, nell’abitudine devastante allo scetticismo, all’invidia competitiva, alla conservazione, per non affrontare le sfide innovative che il futuro ci impone. Innovazione significa inserire delle qualità e dei talenti in un contesto specifico di grande cambiamento. Lo scenario globale che va definendosi richiede infatti una nuova capacità di confronto che l’Italia dovrà attivare, se vuole rimanere in gioco valorizzando le proprie qualità”.

Armando Garosci (Largo Consumo): ‘Nessuno è grande abbastanza per bastare a se stesso’

Armando Garosci, giornalista di Largo Consumo e moderatore della sessione sulle parole del nuovo, ha commentato che “In un momento in cui il Paese appare immobilizzato, parlare in modo fattivo del ‘nuovo’ è molto opportuno. Va tuttavia osservato che oggi nessuno è grande abbastanza per bastare a se stesso e le nuove realtà dell’economia digitale, anche quelle più affermate, sentono il bisogno di dialogare con i player tradizionali e affermati, e la cosa è naturalmente reciproca”.

Federico Mereta (Il Secolo XIX): ‘Lo stato di benessere nasce dall’informazione’

Si sofferma su wellness e informazione Federico Mereta, de Il Secolo XIX, per indicare che “La salute non è più solo assenza di malattia, ma rappresenta stato di benessere che nasce dall’informazione e dalla capacità di comprendere quanto viene proposto e dalle scelte che si fanno. Il consumatore moderno, anche per merito della rete, può oggi avere numerose fonti di informazione che deve però avere modo di gestire per fare le scelte giuste, soprattutto in tema di farmaci, integratori e tutto quanto aiuta a realizzare uno stato di wellness”.

Secondo Mereta, “Questa è la grande sfida per il futuro, per non cadere nelle trappole della pubblicità e non rimanere esclusi da un processo inarrestabile di miglioramento della qualità di vita”.

 

Giovanni Scapagnini (Neuroscienziato): ‘L’Italia sta abbandonando le abitudini alimentari’

Ha invece parlato di alimentazione il neuroscenziato Giovanni Scapagnini per sottolineare che “L’Italia è il paese simbolo di un corretto ed equilibrato stile alimentare ed ha quindi il dovere di promuoverlo e diffonderlo con ogni mezzo sociale, culturale e scientifico disponibile. Purtroppo, in realtà, le tradizionali abitudini alimentari italiane sono sempre meno seguite da larghe fette della popolazione”.

“Con il mio gruppo di ricerca – ha proseguito Scapagnini – rappresentiamo l’Italia all’interno dell’‘International Council of Genetics, Nutrition and Fitness for Health’, un network internazionale, con sede centrale a Washington DC, fondato dalla Dr. Artemis P. Simopoulos, un’autorità nel campo della nutrizione, destinato ad influenzare i ‘trends’ di ricerca scientifica in campo nutrizionale ed ad avere forte impatto sulle future politiche di salute pubblica dei singoli paesi che ne fanno parte. Uno dei nostri obiettivi è quello di promuovere scientificamente e valorizzare i prodotti ad azione funzionale tipici del regime alimentare Italiano, riscoprendo nelle tradizioni alimentari del nostro Paese, le basi per lo sviluppo di una ‘nuova alimentazione’, mirata al miglioramento del benessere e all’ottenimento di un invecchiamento in salute”.

Gianfranco Torriero (ABI): ‘Al mondo bancario, più responsabilità sociale’

 

“Investire sui giovani, sulla scuola e quindi sulla formazione universitaria, costituisce oggi più che mai una scelta non solo obbligata in una competizione sempre più globale, ma il modo migliore per creare solide condizioni di sviluppo per le nuove generazioni e per il nostro Paese in generale”, ha dichiarato Gianfranco Torriero, Vice Direttore generale ABI. “In questo senso il mondo bancario italiano continua a percorrere una strada che sappiamo essere quella più giusta e solida; quella cioè rispondente ad una più generale responsabilità sociale che trova anche nella dimensione economica italiana riscontri sempre più tangibili.

E’ su queste basi che si colloca il nostro rinnovato impegno per il Premio di laurea che l’Unione Nazionale Consumatori promuove da anni con notevole efficacia”.

 

Eric Gerritsen (Sky Italia): ‘Con il digitale, cliente sempre più al centro’

Dal mondo delle aziende, Eric Gerritsen, Executive Vice President Communication & Public Affairs Sky Italia, ha indicato che “L’impatto del digitale nell’ecosistema delle comunicazione e dell’intrattenimento sta trasformando i modelli di consumo, mettendo il cliente sempre più al centro: oggi ha più possibilità di scelta, più capacità di far sentire la propria voce, più consapevolezza del proprio ruolo. Siamo in un processo di empowerment del consumatore, che stimola le aziende a sviluppare una maggiore cultura del servizio al cliente”.

 

Martin Angioni (Amazon Italia): ‘Selezione, prezzi e rapidità, gli elementi essenziali’

 

Per Martin Angioni, Country manager Amazon Italia, ha dichiarato: “Amazon ha puntato sin dall’inizio su quegli elementi che nel lungo periodo sono importanti per i clienti: ampia selezione di prodotti, prezzi bassi e rapidità delle consegne. Per offrire la stessa customer experience ai clienti italiani, siamo in Italia da 4 anni, festeggiati proprio in questi giorni, impieghiamo oltre 1.000 persone sui tre siti di Milano (HQ italiano), Castel San Giovanni (FC) e Cagliari (customer service)”.

“La nota “ossessione” verso il cliente di Amazon – ha continuato – non ha mancato di estendersi anche al campo della lettura digitale. Questo ambito è infatti in forte crescita grazie al lancio di Kindle, dal 2011 venduto anche in Italia”.

 

Enel: ‘Puntare sull’efficienza energetica’

 

Per Enel: “Fare dell’Italia un laboratorio di innovazione tecnologica significa puntare sull’efficienza energetica: in questo ambito le utility possono svolgere un ruolo fondamentale. Inoltre Enel dà continuità e sviluppo ad un processo già in corso che interessa la rete di distribuzione con i progetti dedicati alle Smart Grid e Smart City, le rinnovabili, le nuove tecnologie applicate alle diverse fonti di energia, il miglioramento delle performance operative degli impianti”.

 

Giuseppe Macchia (Eni Enjoy): ‘Sharing economy, parte integrante del nuovo’

Ha parlato di sharing economy, Giuseppe Macchia, Vice president smart mobility Eni Enjoy, per dire che ormai “è parte integrante della ‘cultura del nuovo’ e sta diventando un paradigma sempre più centrale nelle vita delle persone, la possibilità di utilizzare un bene senza doverlo per forza acquistare. Una nuova idea che prescinde dalla ‘crisi’ che attanaglia il paese”.

 

Luca Colombo (Facebook Italia): ‘Social è soprattutto condivisione’

 

E riflettendo sull’importanza della condivisione, Luca Colombo, Country Manager Facebook Italia, ha indicato che “social per Facebook significa prima di tutto condivisione, come la nostra missione stessa esplicita: rendere il mondo sempre più aperto e connesso e offrire a un numero sempre maggiore di persone il potere di condividere e di esprimere ciò che è importante per loro. In un mondo guidato dall’innovazione digitale e dalla sempre maggiore diffusione di dispositivi mobili, il consumatore ricopre un ruolo centrale. Facebook collabora in Italia e nel mondo con istituzioni, associazioni ed esperti e si impegna quotidianamente a essere una piattaforma realmente al servizio delle persone, pronta a coglierne le richieste e soddisfare le loro esigenze, all’interno di un ambiente sempre più sicuro e protetto”.

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