Poste Italiane ha annunciato oggi che intende portare Wi-Fi libero in 900 uffici entro il 2015. L’obiettivo finale è coprire l’intera rete di uffici postali nell’arco di tre anni.
“Il progetto WiFi che presentiamo oggi, rientra nella missione che ci siamo dati per i prossimi anni nel Piano Strategico Poste 2020: vogliamo essere gli architetti di un’Italia più digitale e stiamo lavorando per rendere migliore la vita delle persone, includendo tutti, e con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, per aiutare il Paese nel passaggio dall’economia tradizionale a quella digitale”.
Questo è il commento di Francesco Caio, ad di Poste Italiane, alla presentazione a Torino del lancio del nuovo servizio WiFi gratuito per il pubblico accessibile tramite PC, smartphone e tablet negli uffici postali.
Una buona notizia per l’Italia che cerca di fare passi in avanti nel processo di digitalizzazione. Nell’area Nord-Ovest saranno complessivamente 84 gli uffici coperti. Il Piemonte sarà capolista (ndr. entro l’anno), con 62 uffici postali hotspot dotati di WiFi, a seguire Liguria con 21 e Valle d’Aosta con uno.
Obiettivo entro il 2015? Coprire le principali città (con 300 filiali entro giugno) per raggiungere 900 filiali coperte dal servizio a dicembre. Sempre secondo stime, ci vorranno quindi approssimativamente tre anni per la totalità della copertura anche a livello periferico, creando, di fatto, la più grande rete di hot spot Wi-Fi sulla penisola.
Accedere alla rete delle filiali sarà quindi a portata di un click e, soprattutto, gratis. Basterà registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale sarà inviato un messaggio con le credenziali d’accesso.
Accoglie positivamente la notizia anche il deputato Sergio Boccadutri (Pd), primo firmatario della proposta di legge italiana, che prevede l’obbligo di Wi-Fi gratuito in esercizi commerciali, scuole, uffici dei Comuni e negli ospedali. “È una cosa che avevo già previsto nella mia proposta di legge. Non posso che essere felice” commenta Boccadutri sottolineando che “il Wi-Fi risponde a un’esigenza che non è del ‘mordi e fuggi’. Ormai disporre dell’ accesso alla rete è fondamentale per esercitare i propri diritti di cittadinanza. Non è quindi tanto una questione in merito alla larghezza di banda, più o meno ampia, bensì alla diffusione della connettività e alla possibilità che tutti i cittadini possano accedere alla rete specialmente quando sono in mobilità, che è ormai il tratto caratterizzante della nostra società.
A conti fatti, se consideriamo la strategia dall’azienda verso la digitalizzazione – si pensi al sistema dei pagamenti elettronici- “il progetto WiFi – conclude Caio – è un altro passo nello sviluppo di prodotti e servizi semplici e sicuri per le persone, le imprese e la Pubblica amministrazione previste nel Piano Poste 2020 che, con investimenti per oltre 3 miliardi di euro, punta a fare di Poste Italiane l’azienda leader del processo di cambiamento e di avanzamento economico e sociale del Paese, permettendo a tutti di cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal digitale”.