Gli azionisti di Portugal Telecom SGPS hanno dato il consenso per la vendita delle attività portoghesi di Oi al gruppo Altice per 7.4 miliardi.
La decisione è stata presa, dopo la riunione che si è tenuta ieri tra gli azionisti di Portugal Telecom.
Per Altice si tratta della terza acquisizione dopo quella di SFR, conclusa ad aprile, e di Virgin Mobile per 325 milioni di euro. Il gruppo dell’imprenditore franco-israeliano Patrick Drahi aveva depositato il 3 novembre un’offerta da 7,025 miliardi di euro, alla quale avevano risposto i fondi Apax e Bain Capital con una controfferta da 7,075 miliardi di euro.
Con questa operazione, Oi potrebbe rimettere in sesto e rinforzare le sue capacità finanziarie che erano traballanti –si parla di un debito societario pari a 15 miliardi- consolidando la propria presenza sul mercato brasiliano.
La notizia non può che risultare positiva per Telecom Italia che in mattinata, complice anche la trattativa esclusiva intavolata tra Telefonica e Hutchison Whampoa per O2, ha messo a segno un incremento superiore al 6% a Piazza Affari.
Da mercoledì prossimo una delegazione Telecom composta dal presidente Giuseppe Recchi, l’ad Marco Patuano e il cfo Piergiorgio Peluso si recherà per una serie di incontri Istituzionali in Brasile.
Non sono in vista invece per ora contatti con Oi anche se già prima di Natale, l’ad Oi Bayar Gontijo aveva confermato interesse verso un eventuale merger e, recentemente ha ribadito l’intenzione di esaminare il dossier.