Dopo i record messi a segno da Germania, Danimarca, Norvegia, Scozia e Islanda, anche il Portogallo inscrive il suo nome nell’album dei Paesi più virtuosi nella corsa all’efficienza energetica e ai consumi nazionali 100% green.
A marzo 2018, le fonti “verdi” hanno generato in Portogallo 4.812 gigawattora di elettricità rispetto ai 4.647 gigawattora consumati a livello nazionale.
Addirittura, secondo i dati diffusi dall’utility portoghese Apren, la generazione di energia da fonti rinnovabili è stata pari al 103% della domanda nazionale di energia.
Un grande successo, seppure un caso ancora troppo isolato.
Il Paese iberico aveva già raggiunto un risultato simile nel 2014, con un fabbisogno di energia nazionale soddisfatto al 99,2% dalle rinnovabili, ma solo nel 2040 ci sarà la migrazione energetica completa al modello della low carbon economy.
Hanno contribuito al record portoghese soprattutto l’idroelettrico, che ha concorso per il 55%, e l’eolico, con il 42%.
Nel loro insieme, tutte le rinnovabili che hanno partecipato al mix energetico nazionale di marzo hanno evitato che 1,8 milioni di tonnellate di CO2 finissero in atmosfera.