Nella guerra globale in corso per la sovranità tecnologica in atto fra Usa e Cina, l’obiettivo dell’Europa e di conseguenza dell’Italia, è quello di non finire schiacciati nella morsa delle due super potenze.
E l’Italia? La grande occasione del PNRR
Ed è per questo che l’obiettivo principale deve essere quello di puntare ad una sovranità quanto meno europea, intesa come autonomia e condivisone di valori comuni a partire da un mercato unico digitale in via di allargamento anche grazie alla nostra capacità di segnare il cammino dal punto di vista regolatorio. Lo ha detto alla presentazione del position paper sulla “Sovranità tecnologica” del CED (Centro Economico Digitale) Vittorio Colao, ministro dell’Innovazione tecnologica e la Trasformazione digitale. Colao ha ricordato il ruolo importante che ricopriranno il Digital Services Act e il Digital Markets Act per raggiungere questa sovranità digitale europea.
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Fibra e 5G tecnologie di domani
L’Italia sul fronte del digitale sta lavorando al Recovery Plan (PNRR) per spingere su tecnologie orientate al futuro come la fibra e il 5G. “Stiamo lavorando ovviamente al Piano Recovery plan. Ci sono tutti gli elementi per una grossa spinta alla connettività e alle reti, ad esempio abbiamo carenze nell’edge computing. Dobbiamo puntare sul 5G e la fibra e guardare alle tecnologie di domani e non di ieri“, ha aggiunto Colao. E’ chiaro “che non si potrà fare l’Edge computing senza il Core”, precisa il ministro.
Competenze
“Seconda cosa – ha detto Colao – le competenze” che sono “quasi tutto forse più importanti delle reti. Serve un sostegno ai settori innovativi con una accelerazione dei settori di punta”.
Ci sarà molto nel Recovery Plan “sulle persone e sulla formazione cui sta lavorando Brunetta e investimenti in Salute e ed educazione e tutto quello che sta mettendo in campo Cingolani sull’ambiente”.
Colao ottimista, ma via gli ostacoli regolatori
Colao si è detto ottimista: “abbiamo competenze e capacità”, ha detto. “Ce la faremo, ci sono buone condizioni di investimento ma per avere la sovranità tecnologica basata sull’innovazione dobbiamo liberare – ha spiegato – spazi giuridico-regolatori” puntare alla “velocizzazione del ciclo regolatorio dell’innovazione e la rimozione degli ostacoli” da parte della burocrazia.
Per Colao occorre una “semplificazione amministrativa e velocizzazione del ciclo dell’innovazione, una rimozione degli ostacoli che la burocrazia di tipo difensivo crea intorno a questo”. In concreto, per la realizzazione delle nuove reti non sono concepibili tempi di 210 giorni per ottenere tutti i permessi.
Due sovrani globali, Usa e Cina
Il ministro ha inoltre sottolineato la necessità di far crescere le skill digitali per portare il paese a competere a livello internazionale dove regnano “due grandi sovrani, quello americano che è sovrano dell’innovazione e poi un sovrano della sperimentazione che è la Cina: noi siamo tra questi due e dobbiamo collaborare e competere”. Per questo i ragazzi devono studiare materie Stem ha affermato Colao indicando che in Italia “non voglio avere campioni nazionali voglio avere atleti di livello internazionale”.
In conclusione, “se vogliamo veramente avere una sovranità tecnologica basata sull’innovazione, sullo sviluppo tecnologico, dobbiamo permettere più di sperimentazione dobbiamo liberare spazi giuridico regolatori”.