Il decreto

PNRR, bando da 500 milioni di euro per navi green e digitalizzazione porti

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Giovannini: “Un investimento per fare in modo che le navi ormeggiate possano spegnere i motori inquinanti e utilizzare l’energia elettrica presa da terra”.

Il bando per la nautica green

Uno dei punti chiave del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili è la transizione digitale ed ecologica dei trasporti marittimi e delle infrastrutture dedicate. Oggi è stato pubblicato sul sito il decreto firmato dal ministro Enrico Giovannini per l’assegnazione di 500 milioni di euro per la decarbonizzazione e la digitalizzazione dei porti e delle flotte.

Le domande per accedere ai contributi dovranno essere presentate tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: dg.tm@pec.mit.gov.it entro le ore 13 del 21 novembre 2022. Il bando si chiuderà il 31 dicembre 2022.

Con questo decreto realizziamo un cospicuo investimento che integra gli interventi già avviati per la trasformazione dei porti e dei retroporti italiani e per l’elettrificazione delle banchine, in modo che le navi ormeggiate possano spegnere i motori inquinanti e utilizzare l’energia elettrica presa da terra. Questi diversi interventi sono finalizzati a favorire la transizione ecologica del trasporto marittimo, componente fondamentale del nostro sistema economico”, ha spiegato il Ministro Giovannini.

Gli interventi previsti

Tre le tipologie di intervento previste dal bando finanziato con il Piano nazionale per gli investimenti complementari, finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

La prima riguarda gli interventi di rinnovo delle navi (acquisto di nuove unità navali dotate di impianto di propulsione a basso impatto ambientale, in linea con la definizione di “veicolo pulito” secondo le linee guida della Commissione europea), per la quale sono destinati 225 milioni di euro di contributi.

Altri interventi devono riguardare il completamento di nuove unità navali dotate di impianti di propulsione a basso impatto ambientale, oppure per lavori di modificazione di unità navali o di trasformazione che ne comportino un radicale mutamento delle caratteristiche. Anche per questa misura sono stati stanziati 225 milioni di euro.

Altri 50 milioni sono stati destinati ad interventi di rinnovo di unità navali operanti nei porti italiani, come i rimorchiatori. Gli interventi comprendono l’acquisto di nuove unità navali a basso impatto ambientale, il completamento di nuove unità o lavori di trasformazione in senso ecologico di unità navali già operative. 

Un settore in crescita

Obiettivo del decreto, ha precisato Giovannini nell’illustrare il provvedimento, è incentivare gli armatori all’acquisto nuove navi dotate di tecnologia di ultima generazione, con motori in grado di utilizzare combustibili a basso impatto ambientale (GNL, bioGNL, metanolo, idrogeno, ammoniaca), o alla trasformazione di navi già in attività per consentire loro di utilizzare sistemi di alimentazione a minore impatto ambientale, anche attraverso l’utilizzo di biocarburanti.

Un segmento dell’industria navale italiana quello delle imbarcazioni elettriche e della digitalizzazione delle infrastrutture marine che è in rapida crescita, come testimoniato dalle stime di Allied Market Research, relative al solo mercato mondiale della nautica a propulsione elettrica che potrebbe raggiungere un valore superiore a 16 miliardi di dollari entro il 2030.

In Italia, nei giorni scorsi, gli operatori e l’industria del settore si sono dati appuntamento a Cernobbio per la seconda edizione di “Villa d’Este Style – Electric Yachting. Un evento che ha dato modo ai cantieri, alle aziende tecnologiche, energetiche e dei servizi, di mostrare tutte le ultime novità in tema di imbarcazioni green e di ricerca di soluzioni innovative per la riduzione dell’impatto ambientale nel comparto marittimo e lacustre.

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