COMUNICATO STAMPA
Il cellulare è una delle prime cose che si infilano in valigia quando si parte per le vacanze: chi va all’estero, però, rischia di andare incontro a spese spropositate pur di non rinunciare allo smartphone. SuperMoney, unico sito italiano accreditato da Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) per il confronto delle tariffe cellulari, ha analizzato i costi medi delle tariffe roaming per chiamate, sms e traffico web, mettendoli a confronto con i prezzi dello scorso anno. Risultato? In Europa i prezzi sono in calo grazie all’Eurotariff, mentre per i paesi extra Ue si registra una tendenza al rialzo.
SuperMoney ha replicato uno studio effettuato esattamente un anno fa, prendendo in considerazione il costo medio delle tariffe roaming applicate dai principali operatori telefonici attivi in Italia per differenti destinazioni: Europa, Stati Uniti, Viaggio esotico (India, Cina, Australia, Brasile, Thailandia…) o Safari (Tanzania, Africa Nera…).
I prezzi sono espressi in euro al minuto IVA inclusa. Le chiamate effettuate da Zona UE verso Zona UE vengono tariffate con un addebito anticipato pari a 0,145 euro (EuroTariff – tariffa valida dal 1° luglio 2013) per i primi 30 secondi di conversazione; dopo i primi 30 secondi la tariffazione è al secondo. Le chiamate ricevute in Zona UE sono tariffate al secondo. In tutte le altre zone la tariffazione è a scatti anticipati di 60 secondi. Quindi lo scatto alla risposta, anche se non previsto, è pari al costo del primo minuto di chiamata
L’introduzione dell’Eurotariff ha ridotto i prezzi di sms, chiamate e traffico internet in tutti i paesi Ue. Una tendenza destinata a proseguire, dal momento che la Commissione europea, con la responsabile delle telecomunicazioni Neelie Kroes, mira ad eliminare i costi di roaming entro tre anni.
Per chi ha in programma una vacanza extra Ue, al contrario, le notizie non sono confortanti: rispetto allo scorso anno, infatti, i prezzi medi sono aumentati fino a raddoppiare in alcuni casi. Emblematico il caso degli USA: nel 2012, 1 MB di internet costava in media 5,10 euro, che oggi si sono trasformati in 11,89 euro. Lievitati anche i costi di sms (da 0,36 euro a 0,51 euro), chiamate in uscita (da 1,34 a 1,99 euro/minuto) e telefonate in entrata (da 0,88 a 1,23 euro/minuto).
Vediamo quanto possono arrivare a spendere nel 2013 due diversi profili di utenti, il viaggiatore “low cost” e il viaggiatore “business”, in base alla destinazione della loro vacanza.
Il viaggiatore “low cost” è quello che cerca di limitare le spese, utilizzando il cellulare solo per lo stretto indispensabile. Ecco quanto può spendere in un giorno di vacanza.
Quanto spende il viaggiatore “low cost” all’estero (costi giornalieri)
Rispetto al 2012, il viaggiatore low cost spende meno dell’anno scorso se la destinazione della vacanza è un Paese europeo (6,50 al giorno, contro i 10 del 2012). Se la meta del viaggio sono gli Stati Uniti, invece, la spesa media raddoppia, passando dai 58 al giorno del 2012 ai 131 attuali. Per una vacanza esotica (India, Cina, Thailandia, Australia…) si arrivano a spendere 182 (erano 134 nel 2012), mentre per una vacanza Safari, per esempio in Tanzania, il salasso può arrivare a 268 (contro i 227 dello scorso anno). I costi del traffico dati sono, in tutti i casi, quelli che più incidono sulla spesa finale.
Consideriamo ora un viaggiatore “business”, che utilizza intensamente il telefonino anche in vacanza.
In Europa il viaggiatore business spende sui 14 euro al giorno (ben 10 in meno rispetto al 2012), che diventano 278 euro circa per un viaggio negli Stati Uniti (138 euro nel 2012), 391 euro per la vacanza esotica (erano 313) e 579 euro nel viaggio Safari (534 euro nel 2 012).
“Per evitare spese spropositate, è fondamentale prima della partenza sottoscrivere i pacchetti roaming offerti dalla propria compagnia telefonica“, spiega Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney. Per chi vuole evitare sorprese, ecco qualche utile consiglio: “Una volta oltrepassati i confini nazionali meglio disattivare il traffico dati e sfruttare il wi-fi, utilizzando applicazioni Voip e di messaggistica istantanea per comunicare con l’Italia. Un’altra pratica soluzione è procurarsi una sim di un operatore locale, che in quasi tutti i Paesi si può acquistare per pochi euro e utilizzare con il proprio cellulare“.