Dal calcio ai motori, dal ciclismo al basket e alla pallavolo, la cultura sportiva è elemento ben radicato nel pubblico televisivo e della rete, sia a livello nazionale, sia europeo. Ci piace praticare lo sport e anche essere spettatori.
Durante la stagione 2017-2018, più di 358 milioni di italiani hanno seguito le partite di calcio della Lega di Serie A dal proprio divano di casa. In Europa solo il 52% dell’audience di eventi sportivi segue il calcio da casa, il resto del pubblico sfrutta molteplici schermi per guardarsi le partite e gli altri eventi sportivi un po’ ovunque.
La tecnologia qui gioca un ruolo fondamentale per comprendere che tipo di transizione stia affrontando il mondo dello sport e l’industria audiovisiva collegata ad esso.
La Relazione della Commissione Giuridica del Parlamento europeo
La Commissione Giuridica del Parlamento europeo ha pubblicato sul tema una Relazione relativa alle sfide presenti e future che gli organizzatori di eventi sportivi dovranno affrontare nell’ambiente digitale e audiovisivo.
Al pari delle altre categorie di contenuti, anche quelli sportivi sono minacciati da frodi e truffe, nonché dalla pirateria digitale e online, che mette in pericolo guadagni, investimenti e posti di lavoro.
Oggi, si legge nella Relazione, i settori legati allo sport rappresentano il 2,12% del PIL dell’Unione e il 2,72% dell’occupazione. Lo sviluppo del digitale e delle nuove tecnologie ha reso più facile per tutti, tifosi e non, accedere alle trasmissioni di eventi sportivi e su tutti i tipi di dispositivi.
Questo ha avuto anche l’effetto di aumentare l’esposizione a contenuti illegali su piattaforme pirata, che hanno favorito la trasmissione online illegale di trasmissioni sportive in violazione del copyright e la pirateria online all’interno e all’esterno dell’Unione.
La Relazione della Commissione Giuridica del Parlamento Europeo, presieduta da Adrián Vázquez Lázara, sarà tra gli argomenti di cui si parlerà domani 7 maggio in occasione del webinar “Il Digital Services Act per contrastare la pirateria sugli eventi sportivi”, organizzato nell’ambito del centro di ricerca BILL della Luiss School of Law e con il supporto di FAPAV, Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.
La minaccia della pirateria online sugli eventi sportivi
La pirateria online è un fenomeno dannoso per tutto il mondo dello sport, perché minaccia l’organizzazione e la sostenibilità degli eventi sportivi stessi, nonché la stabilità dell’intero settore e soprattutto, in chiave di eventi live trasmessi in tv e su piattaforme legali, anche la proprietà intellettuale, che va protetta con la legge e gli strumenti consentiti come sancito dalla Corta dei diritti fondamentali.
Nel nostro Paese il numero di atti di pirateria è cresciuto notevolmente, con un +38% di atti illeciti compiuti nel 2019, secondo un’indagine FAPAV/Ipsos dell’anno scorso.
Come spiegato anche dal relatore della proposta, la pirateria di eventi sportivi è un problema reale con specifiche conseguenze su tutte le imprese dell’indotto, sull’industria che ruota attorno a tali eventi e su quella dell’audiovisivo.
L’attuale quadro giuridico non consente una sufficiente ed efficace protezione degli eventi sportivi “dal vivo”, per questo motivo è ritenuto utile rafforzare i diritti esistenti al fine di ottenere un’effettiva e piena applicazione degli stessi.
Per questo è centrale favorire l’immediata applicazione di tali diritti per gli eventi sportivi live, compresa la possibilità di richiedere il blocco in tempo reale degli accessi alle piattaforme pirata o la rimozione di contenuti sportivi trasmessi in diretta senza autorizzazione.