Negli ultimi anni, la pirateria audiovisiva, in particolare legata alla trasmissione non autorizzata delle partite di calcio, ha assunto proporzioni allarmanti in Italia e nel mondo. Si tratta di un fenomeno che colpisce duramente le emittenti titolari dei diritti (come DAZN, Sky, Amazon Prime Video), i club sportivi, le leghe e l’intera filiera economica del calcio.
In questo scenario, l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha assunto un ruolo sempre più attivo nella lotta contro la diffusione illegale dei contenuti sportivi online, potenziando strumenti normativi e tecnici, in sinergia con la magistratura e con i provider di connettività.
Un approccio attivo e deciso al fenomeno criminale, che però non basta ad arginare gli atti di pirateria, che fornitori di servizi streaming illegali e utenti stessi continuano a perpetrare.
Per questo, il presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli, intervenuto nel corso dell’evento “Il Foglio a San Siro”, ha dichiarato che “La Lega si sta muovendo nei confronti non solo più di chi manda il segnale, ma anche verso gli utenti. Sono già pronte 5.000 multe a soggetti individuati e adesso verranno sanzionati”.
L’importo è contenuto, ha sottolineato Simonelli: “purtroppo sono 50 euro di multa”, che però “sulla recidiva poi si può arrivare fino a 5mila euro”.
Altra mossa allo studio della Lega Serie A è “incidere con la Guardia di Finanza sulla reputazione di chi prende questa multa”, ha aggiunto il Presidente della massima Lega calcio italiana, “facendoli andare a ritirare la sanzione alla Guardia di Finanza”.
Come ricordato dall’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, “ogni anno la Lega Serie A subisce un danno di oltre 300 milioni di euro a causa della visione pirata delle proprie partite”.
Per questo nel luglio 2023 è entrata in vigore la legge antipirateria, uno dei migliori dispositivi di questo tipo a livello mondiale, con il blocco di siti pirata entro 30 minuti dalla segnalazione, tramite una piattaforma digitale che coinvolge i fornitori di accesso a Internet, chiamata Piracy Shield.
Secondo l’ultima indagine sulla pirateria in Italia condotta da FAPAV/Ipsos, per quel che riguarda lo sport live in generale, gli atti di pirateria crescono, superando i 36 milioni (+12% rispetto al 2021). In questo contesto, per il 2023 si stimano 11,4 milioni di fruizione perse (+0,4 mln rispetto al 2021) e 285 milioni di euro di danno economico.