L’Italia non è più un sorvegliato speciale per gli Stati Uniti nella pirateria online. Anche quest’anno, infatti, il nostro paese non figura nella Watch List dei paesi sotto osservazione per lo stato della tutela della proprietà intellettuale, come si rileva nell’edizione 2016 del Report Special 301 dell’Ufficio del commercio statunitense (United States Trade Representative – USTR), pubblicato oggi.
In Italia continua a migliorare, si legge nel Report, l’enforcement sia sul fronte amministrativo che giudiziario.
“Le norme antipirateria dell’Agcom – sottolinea il Report – sono state applicate con successo contro violazioni commesse attraverso siti torrent situati all’estero grazie a procedure rapide e strumenti concepiti per contrastare i siti che forniscono link illegali e i trasgressori seriali”.
Il Report ricorda inoltre che la Corte costituzionale ha confermato la legittimità del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online (Scheda).
Lo scorso anno la Corte ha infatti espresso il proprio parere, definendo ‘inammissibili le questioni di legittimità costituzionale‘ sollevate dal TAR in merito alle norme alla base del Regolamento per il contrasto agli illeciti sul web.
“Per il terzo anno consecutivo il Governo americano ha preso atto dei passi avanti compiuti dal nostro Paese sul fronte della tutela della Proprietà Intellettuale”, ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV.
“Sono stati infatti giudicati positivamente – ha sottolineato Bagnoli Rossi – i miglioramenti compiuti sotto il profilo amministrativo e giudiziario a tutela dei contenuti sul web. In particolare lo USTR ha apprezzato il lavoro reso possibile dal Regolamento AGCOM, soprattutto per quanto concerne la tempistica stessa necessaria al blocco dei siti segnalati”.
“La rinnovata conferma dell’Italia fuori dalla Watch List – ha concluso Il Segretario Generale FAPAV – non può che essere uno stimolo per implementare ulteriormente le misure a tutela dei contenuti, che preveda anche il blocco congiunto IP/DNS per tutti quei siti, spesso posizionati all’estero, che violano ripetutamente il copyright”.
Il Governo americano ha riconosciuto – così come aveva fatto nel 2014 e nel 2015 – gli sforzi intrapresi dall’Italia nella lotta al downloading illegale grazie in particolare al Regolamento Agcom.
Il provvedimento, come ricorderemo, è stato approvato dall’Autorità il 12 dicembre 2013 ed è entrato in vigore dal 31 marzo 2014, introducendo una serie di procedure di notice-and-takedown per contrastare la pirateria su larga scala.
Per gli USA, l’applicazione delle norme ha prodotto effetti positivi con importanti azioni contro diversi siti web che offrivano contenuti in violazione del copyright.
Dal 2014 l’Italia è fuori dalla Watch List dopo venticinque anni in cui veniva considerato un Paese critico per quanto riguarda la protezione dei diritti e la tutela del copyright.