Contrasti in corso tra Telecom Italia e Mediaset Premium. A mettere l’uno contro l’altro i due operatori è un caso di pirateria diritti tv.
Al centro della querelle c’è il sito Rojadirecta, che offriva illegalmente le partite in streaming della Serie A e della Champions League e per il quale lo scorso novembre il Tribunale di Milano ha imposto l’oscuramento.
Un problema molto spinoso per Mediaset che ha pagato 700 milioni di euro per assicurarsi i diritti tv della Champions per la stagione 2015-2018.
I giudici di Milano non solo hanno dato ragione a Mediaset ma hanno anche chiesto a Fastweb di inibire l’accesso al sito pirata.
La magistratura ha inoltre vincolato l’Isp all’immediata rimozione di tutti i siti con nome “rojadirecta”, indipendentemente dal paese in cui sono registrati.
Il Tribunale di Milano ha quindi chiesto a Fastweb di intervenire per stoppare il sito pirata bloccando l’Ip e non solo i Dns.
Successivamente gli altri fornitori di connettività si erano adeguati.
Ma non lo ha fatto Telecom Italia.
Per tanto, su segnalazione del titolare dei diritti e accogliendo il ricorso di Mediaset, il Tribunale di Milano, con provvedimento del 10 marzo, ha ora ordinato all’operatore tlc la disabilitazione dell’accesso ai Dns presenti e futuri e anche ‘l’inibizione all’accesso agli indirizzi Ip associati’.
Telecom dovrà dare immediata attuazione al provvedimento. Diversamente rischia una sanzione di 30 mila euro per ogni successiva violazione.
Importante notare che con questa decisione il tribunale ha per la prima volta obbligato gli Isp a inibire l’accesso a un sito pirata, segno che si si va sempre più nella direzione di coinvolgere attivamente gli intermediari del web nella lotta alla pirateria.
Per Mediaset si è trattato di “un importante provvedimento” in tema “di pirateria informatica sui contenuti editoriali protetti da copyright”.
La decisione del Tribunale di Milano è la prima di questo genere, ha poi spiegato Mediaset, indicando che “aveva già ottenuto dal Tribunale di Roma uno stop diretto al gestore del portale Rojadirecta e due ordini di sequestro del medesimo sito da parte della Procura della Repubblica di Milano”.
Adesso però vengono coinvolti anche gli operatori tlc.
“Questo nuovo provvedimento – concludeva Mediaset – darà un impulso determinante ai fornitori di connettività nell’inasprire tutte le iniziative idonee a contrastare la pirateria sui contenuti a tutela di tutte le imprese editoriali italiane”.